Tu sei qui: Salute e BenessereCovid, cure domiciliari ai pazienti: una censura per il dottor Gerardo Torre
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 3 febbraio 2022 10:17:01
Gerardo Torre, il medico di Pagani che negli ultimi due anni ha prestato cure domiciliari ai pazienti Covid, è stato "censurato" dall' Ordine dei Medici di Salerno. E' questo l'esito del procedimento aperto venerdì scorso. Non ci saranno, dunque, altre sanzioni disciplinari.
Torre era assistito dall'avvocato Maria Grazia Cafisi.
Solo una censura, il provvedimento più lieve previsto tra le sanzioni disciplinari dell'Ordine dei Medici, per il medico paganese, che, in queste settimane, ha ricevuto l'appoggio morale di numerose persone.
"L'Ordine dei medici ha deciso di procedere nei miei confronti addebitandomi la sanzione della "censura" per alcune affermazioni deontologicamente scadenti che ho proferito nei mesi scorsi e per cui avevo già fatto ammenda. Mi fa piacere pensare che l' Ordine nella sua decisione abbia valutato, come contrappeso, l'opera finora svolta a favore degli ammalati in tempo di pandemia. In merito a tale decisione non rilascerò ulteriori commenti", ha scritto il medico sui social.
"Premesso - prosegue Torre - che agirò immediatamente per vie legali, mi preme evidenziare per l'ennesima volta quelle che sono le mie tesi riguardo a tutta questa storia. Mi stanno addebitando il fatto che andando a curare le persone a casa in un certo senso io inviti gli indecisi a non vaccinarsi. A me questo tentata argomentazione dei giornalisti mi fa uscire pazzo! Veramente non comprendo perché vaccini e terapie non possano camminare di pari passo. Con il vaccino si fa un atto preventivo, le cure invece intervengono nel caso in cui si sviluppi lo stesso la malattia. Sia per i vaccini che per le cure ho sottoscritto quali sono state, secondo una mia visione, gli errori commessi e che in entrambi i casi scorgo nell'assenza della medicina territoriale.
Se per le cure il medico di base, seppur trivaccinato, è sparito, negandosi anche telefonicamente ai pazienti e creando così quei guasti terribili che tutti conoscete, anche sul fronte vaccinale la mancanza di rassicurazioni, di spiegazioni, di riflessioni con il proprio medico di famiglia ha creato un ulteriore crepa tra paziente e medico.
Mi pare, e me lo potete confermare, che in tutta questa storia, la questione della "fiducia" sia centrale.
Tutti sanno che non sono stato mai a favore dell'obbligo vaccinale perché contribuisce ancora di più a creare quella distanza tra il cittadino e istituzioni. I miei pazienti, quasi tutti vaccinati, lo sono perché sono stato io, dopo averli visitati e rassicurati, a invitarli alla vaccinazione o a sconsigliarla. Loro si sono fidati di me e non hanno avuto bisogno di nessuna imposizione dall'alto per recarsi ai centri vaccinali.
Secondo la mia visione, dunque, le scelte finora adottate in pandemia hanno creato un punto di rottura totale, di scollamento, sfiducia e direi anche di paranoia tra comune cittadino e istituzioni. Queste considerazioni, che in tempi normali sarebbero condivise da tutti, in tempo di pandemia invece sembrano quasi fuori di logica, e mi fanno apparire come un polarizzatore di frange estremiste! Oramai mi rendo conto che qui si sta perdendo il lume della ragione però io la testa ancora non l'ho persa e resisterò con tutte le mie forze per difendere quella battaglia che non conduco da ieri ma da oltre 30 anni per una medicina territoriale davvero vicina e sensibile alle esigenze degli ammalati e delle persone sofferenti", chiosa Torre.
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