Tu sei qui: Salute e BenessereAsl di Salerno, prorogati solo i contratti degli infermieri. CISL: «A rischio autisti delle ambulanze»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 18 maggio 2022 10:14:32
Sono stati prorogati i contratti degli infermieri dell'Asl di Salerno fino al 31 dicembre 2022, mentre sono stati rinnovati fino a luglio 2022 gli accordi di lavoro degli autisti delle ambulanze. A segnalare il caso è Pietro Antonacchio, capo Dipartimento della sanità pubblica e privata salernitana CISL, attraverso una nota affidata agli organi stampa.
«Purtroppo bisogna prendere atto che sono stati prorogati solo gli infermieri, non solo dimenticandosi tutti gli altri operatori, ma addirittura cacciando fuori, rinnovandoli solo fino a luglio 2022, gli autisti di ambulanza. Anche all'Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno la materia delle proroghe e della stabilizzazione relativamente al fabbisogno non è stata ancora discussa e sicuramente sarà posta all'ordine del giorno immediatamente alla ripresa della contrattazione integrativa. Oltre gli infermieri, sono a rischio anche tutte le altre figure professionali assunte prima per carenza di organici e poi in piena pandemia per garantire l'emergenza urgenza, quali tecnici di laboratorio e di radiologia, operatori socio sanitari, autisti e amministrativi, eccetera-dichiara Antonacchio -.A fronte di tutto questo, l'Asl Salerno si sta caratterizzando per essere l'unica azienda sanitaria campana che non solo non rinnova tutti i contratti, ma che licenzia anche i lavoratori alcuni dei quali invece avrebbero necessitato di una semplice regolarizzazione della propria posizione ritenuta non lineare con le norme di legge regolamentanti il rapporto di lavoro, nonostante la sussistenza dei requisiti per continuare il rapporto di lavoro a tempo determinato».
Per la CISL FP Salerno c'è «la necessità di avviare un immediato confronto sulla materia dei lavoratori precari, atteso che il tempo della ripresa delle trattative è arrivato e troppe questioni sono in sospeso e il tempo è purtroppo scaduto. Mancate stabilizzazioni nonostante le gravi carenze d'organico, mancato utilizzo di graduatorie per trasformare i contratti dei nostri giovani precari che sono costretti ad allontanarsi dal nostro territorio per presunti esuberi di personale, chiusura di reparti alcuni dei quali rischiano di non aprire mai più, servizi non attivati e quelli esistenti a rischio, assenza totale di linee guida aziendali su permessi, orario di lavoro, vestizione e svestizione, festivi lavorati, ferie e straordinario mostrano la necessità di riaprire il dialogo tra le parti ed evitare il lievitare della vertenza che già a fine anno aveva mostrato tutta la sua virulenza per le modalità con cui venivano gestiti alcuni istituti contrattuali».
«Siamo pronti alla ripresa delle trattative. In assenza riprenderemo da dove abbiamo lasciato. Per chi lo avesse dimenticato, dallo stato di agitazione di tutto il personale», avverte Antonacchio.
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