Tu sei qui: Storia e StorieTrasporti Salerno: Cessione CSTP sono tre le aziende in corsa per l'acquisizione
Inserito da Pasquale Adinolfi (admin), domenica 22 maggio 2016 10:42:12
"No, no. Le offerte ci sono!". Così mi risponde un giovane autista del 9 che da Cava mi porta a Salerno. Sul pullman poca gente, perlopiù distratta e disinteressata. Comincia a fare caldo. Gli avevo chiesto informazioni sulla gara per l'acquisto della Cstp. A dire il vero non mi interessava più di tanto: avevo letto il bando ed il prezzo proposto come base per le offerte (poco più di 5 milioni di euro) mi era sembrato eccessivo, un deterrente per un masochista. Più che altro cerco di distrarmi: devo arrivare ad Avellino e ci vorrà un'altra ora da Salerno. "Davvero le offerte ci sono?" rispondo sorpreso. "Sì, venerdì è l'ultimo giorno utile". Aveva ragione: ben 3 società (la "Air" di Avellino, la "Cotrac" e la "Bus Italia") hanno depositato una busta presso lo studio del Notaio Capunzo. Ma di preciso cosa si vende? Non tutta la Cstp: il bando parla chiaramente di "ramo d'azienda". Leggendolo si scopre che è stata fatta una cernita molto accurata: i contratti di servizio urbani ed extraurbani, i rapporti di lavoro attivi, gli autobus, le attrezzature, il know-how fino alle autorizzazioni sono in vendita. Alla stessa pagina il bando mette bene in evidenza che "sono esclusi i rapporti di credito e debito di qualunque natura". Non solo: gli immobili sono esclusi. Alcuni verranno affittati per 2 anni e poi messi in vendita con diritto di prelazione per chi oggi compra il ramo d'azienda. Altri, come il deposito di Cava de' Tirreni, verranno venduti di qui a breve. Niente di strano, tutto regolare: si vende la parte sana e restano in capo alla Cstp i debiti che dovranno essere ripagati con il ricavato delle vendite. Lunedì vedremo le offerte nel dettaglio. C'è attesa soprattutto per l'offerta di Bus Italia per cui il termine del bando è stato spostato in avanti. Anche qui niente di illecito. Più offerte ci sono meglio è per tutti. Non si può nascondere però tanta amarezza e preoccupazione: è dal 2013 che è stato dichiarato lo stato di insolvenza, ma i problemi sono iniziati talmente tanto tempo prima che oggi nessuno se lo ricorda. Dopo proteste, manifestazioni, volantini appesi su tutti i mezzi con scritte alla "Aiutateci a non chiudere", la sensazione diffusa è quella di una morte annunciata, come se fossimo sempre stati su un piano inclinato senza riuscire ad afferraci a niente.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 102546101
Era il 23 Novembre 1980, alle ore 19,34, per ben 90 secondi la terrà tremò. Epicentro nella provincia di Avellino, 2735 persone persero la vita e 8848 furono i feriti. "È la più grande tragedia dei nostri tempi - afferma il Sindaco Vincenzo Servalli - che ha segnato intere generazioni. Ricordiamo con...
In occasione della Celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, lo studioso di storia cavese, Massimo Buchicchio, ha riportato alla memoria la figura del cavese Luigi Seguino, nato il 16 gennaio 1890 e morto a Turriaco, in provincia di Gorizia, il 4 novembre 1915,...
Aperta nel 1969, Peppe Rosticceria era molto più di una semplice pizzeria di asporto a Cava de' Tirreni. Per generazioni di cavesi, rappresentava un luogo di ritrovo, un angolo di gusto accessibile a tutti. Giovani e anziani, genitori con i loro figli, fidanzati in cerca di un momento da condividere:...
Continuano i rinvenimenti nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell'ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. L'ultimo ritrovamento, di cui è stato appena pubblicato sull'E-Journal degli Scavi di Pompei...
L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...