Tu sei qui: Storia e StorieOspedale Cava de’ Tirreni, petizione per riaprire reparto di ginecologia
Inserito da (redazioneip), venerdì 24 agosto 2018 09:44:12
All'ospedale Santa Maria dell'Olmo parta una petizione per chiedere la riapertura dell'ambulatorio di ginecologia. È questo l'ultimo disperato tentativo dei cittadini cavesi i quali, dopo la chiusura del reparto, chiedono a gran voce il ripristino del servizio ambulatoriale per evitare viaggi e trasferte presso altri presidi o addirittura ricorrere ai privati.
Le ragioni della chiusura, ricordiamo, furono dovute al trasferimento di personale dall'ospedale di Cava al Ruggi d'Aragona a Salerno lo scorso primo gennaio. Con un comunicato conciso quanto drammatico, l'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" annunciò: «l'Unità operativa complessa di Ginecologia presso l'ospedale Santa Maria dell'Olmo viene definitivamente soppressa». Da allora, tra proteste da parte degli amministratori comunali di minoranza e cortei popolari, si è assistito al sovraffollamento dell'unico reparto di Ginecologia dell'azienda ospedaliera "Ruggi d'Aragona", quello del plesso di Via San Leonardo a Salerno, che deve far fronte alle necessità di un bacino d'utenza veramente ampio.
I cittadini non si sono ancora rassegnati e si sono detti disposti a tutto pur di convincere il commissario del Ruggi, Nicola Cantone, a riaprire la divisione di ginecologia. Proprio Narbone, alcuni giorni fa, aveva dato definitivamente il suo "no" alla riapertura dell'ambulatorio di ginecologia, malgrado la sollecitazioni dei cittadini, a causa della scarsità di personale nell'ospedale metelliano. I cittadini non si danno per vinti e, dopo aver lanciato la petizione, confidano nell'attivismo del Comune di Cava de' Tirreni che, in tempi brevi, possa riuscire ad aumentare il personale del Santa Maria dell'Olmo e, di conseguenza, ottenere la riapertura di ginecologia.
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