Ultimo aggiornamento 2 ore fa SS. Demetrio e Onorato

Date rapide

Oggi: 22 dicembre

Ieri: 21 dicembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: Storia e StorieLa testimonianza di un'infermiera di Cava: «Qui, al Cotugno, c'è voglia di combattere»

Il negozio di articoli da regalo e arredamento casa a Cava de' Tirreni propone sconti imperdibili su tutti i prodotti esposti al piano superiore di via Talamo, 23Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Storia e Storie

Cava de' Tirreni, infermiera, sanità, Cotugno, Napoli, Coronavirus

La testimonianza di un'infermiera di Cava: «Qui, al Cotugno, c'è voglia di combattere»

L'infermiera cavese ha parlato della sua esperienza dall'inizio dell'emergenza sanitaria

Inserito da (redazioneip), giovedì 2 aprile 2020 14:18:24

In un periodo storico particolare per il nostro Paese, a causa dell'emergenza rappresentata dal coronavirus, si ergono la tenacia, la passione e la forza del personale sanitario italiano. Sono tanti gli operatori sanitari, medici, infermieri, che in queste settimane lottano senza sosta nelle corsie degli ospedali per salvare quante più vite possibili.

Tra di loro c'è Miriam Senatore, giovane infermiera di Cava de' Tirreni, che presta servizio proprio nella prima linea dell'ospedale infettivologico Cotugno di Napoli. Intervistata da Adriano Rescigno su L'Ora di Cronache, l'infermiera cavese ha parlato della sua esperienza dall'inizio dell'emergenza sanitaria.

«Nei primi giorni dell'epidemia - ha esordito Miriam - il lavoro lo si affrontava con molti timori, molto coinvolti emotivamente per una condizione nuova e con continue evoluzioni, dettate sia dai cambiamenti dei continui decreti ministeriali che dalle indicazioni fornite dall'Istituto Superiore di Sanità e dalle società scientifiche per adoperare le giuste procedure».

«È sempre dura psicologicamente accettare l'impossibilità di offrire un'assistenza più 'partecipata' - dice - nel senso
che le protezioni che siamo costretti ad indossare (i famosi DPI) ci rendono difficilmente identificabili anche nel sesso, dai
pazienti. È un paziente che vive in solitudine la propria malattia. È così cambiato anche il modo di comunicare agli stessi familiari le condizioni cliniche dei loro parenti, che non possono ricevere visite. Tutto avviene telefonicamente. Anche con gli stessi pazienti le richieste ed i dubbi, o anche solo qualche chiacchiera, vengono spesso soddisfatti telefonicamente, al numero della medicheria, tentando di accorciare il più possibile queste inevitabili distanze fisiche».

«I turni lavorativi sono molto sacrificati, - continua - si va a lavoro sapendo di dover indossare per svariate ore tute nelle quali si suda al minimo movimento, calzari, occhiali che si appannano in un attimo, tripli paia di guanti così che il prelievo lo fai più "a sentimento", a memoria, secondo le reminiscenze anatomiche. Mascherine, visori, occhiali, copricapo, guanti che in un prelievo creano notevole disagio. Bisogna avere la lucidità di decontaminarsi ad ogni minimo contatto per evitare di contagiarsi o di contagiare. Il peso dei presidi lo leggi a fine turno, quando il volto è sfigurato, ed a volte lo è anche il giorno dopo, quando ritornerai con la tua armatura. Il sollievo, la voglia, la spinta di lavorare, spesso viene da quei frequenti gesti di solidarietà ricevuti dalle persone, quel popolo napoletano meraviglioso che ci invia viveri quali zeppole, caffè, pizze, cioccolatini (ma che non nascondo spesso non abbiamo voglia di mangiare per paura di contagiarci, per paura di portare il virus a casa, di essere autori di un nuovo caso positivo) a cui si aggiungono ringraziamenti appesi su striscioni all'ingresso principale, un semplice grazie, che ora più che mai ci dà forza e speranza».

«In queste situazioni di difficoltà, - conclude Miriam - si scopre uno spirito di famiglia anche sul luogo di lavoro, si abbandonano i vecchi rancori, siamo tutti in pericolo, siamo tutti vicini, si coopera e ci si spalleggia in équipe per allontanare quella tensione emotiva che è innegabile. Un momento storico triste tra morte, dolore e ansia, ma con qualche piccolo frangente positivo: la voglia di combattere insieme».

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 105319105

Storia e Storie

Cava de' Tirreni: 44 anni fa, un dramma indimenticabile

Era il 23 Novembre 1980, alle ore 19,34, per ben 90 secondi la terrà tremò. Epicentro nella provincia di Avellino, 2735 persone persero la vita e 8848 furono i feriti. "È la più grande tragedia dei nostri tempi - afferma il Sindaco Vincenzo Servalli - che ha segnato intere generazioni. Ricordiamo con...

Cava de' Tirreni: lo studioso Buchicchio riporta alla memoria la figura del soldato Luigi Seguino

In occasione della Celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, lo studioso di storia cavese, Massimo Buchicchio, ha riportato alla memoria la figura del cavese Luigi Seguino, nato il 16 gennaio 1890 e morto a Turriaco, in provincia di Gorizia, il 4 novembre 1915,...

Peppe Rosticceria chiude i battenti: addio a un punto di riferimento storico per Cava de' Tirreni

Aperta nel 1969, Peppe Rosticceria era molto più di una semplice pizzeria di asporto a Cava de' Tirreni. Per generazioni di cavesi, rappresentava un luogo di ritrovo, un angolo di gusto accessibile a tutti. Giovani e anziani, genitori con i loro figli, fidanzati in cerca di un momento da condividere:...

Nuova scoperta a Pompei, i resti di altre due vittime dell’eruzione ritrovati nella Regio IX

Continuano i rinvenimenti nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell'ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. L'ultimo ritrovamento, di cui è stato appena pubblicato sull'E-Journal degli Scavi di Pompei...

L'estate amalfitana negli anni sessanta: tre immagini di Amalfi realizzate da fotografi tedeschi

L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...