Tu sei qui: Storia e StorieLa Città di Cava de’ Tirreni e il suo stemma cittadino
Inserito da (Redazione), sabato 3 febbraio 2018 12:21:40
di Livio Trapanese
Se l'esatta denominazione della "nostra" Città di Cava de' Tirreni origina dal Regio Decreto n. 935 del 23 Ottobre 1862, firmato a Torino, allora capitale d'Italia, dal Re Vittorio Emanuele II, ad esito della specifica richiesta avanzata dell'Amministrazione comunale del tempo, vediamo quando e come "sorge" l'unico ed esatto stemma cittadino.
I primi due qui rappresentati, di cui quello a sinistra è orrendamente errato (come era), mentre quello a destra è correttissimo (com'è), datano ante 22 Settembre 1460.
La rappresentazione grafica corretta origina, appunto, il 22 Settembre 1460, giorno in cui Ferrante I d'Aragona, Re del regno di Napoli, dispose l'aggiunta dei "pali o armi aragonesi" al "nostro" stemma; oltre alla concessione al popolo cavoto delle note guarentigie, consistenti nel non corrispondere gabelle di sorta, sia nel vendere e sia nell'acquistare beni e servizi in tutto il Regno, che, com'è noto, si estendeva dalla Rocca di San Benedetto del Tronto, sul versante adriatico, a Terracina sul tirreno, sino a Lampedusa.
La differenza fra i due stemmi è chiara: quello di sinistra reca tre fasce bianche sul fondo rosso, mentre doveva essere l'esatto contrario: tre fasce rosse su fondo argenteo.
Rimasta immacolata la Pergamena in Bianco", ritirata il 4 Settembre 1460 dal Sindaco Messere Onofrio Scannapieco, dalle mani del Re Ferrante, nel Maschio Angioino di Napoli, il dì 22 seguente lo stesso monarca, con sua epistola, concesse alla Città di Cava, questo era il toponimo a quel tempo, i "pali o armi aragonesi" (due fasce di colore oro e due rosse, fra esse intervallate) e la corona reale, come rappresentato nello stemma a destra qui riportato, unitamente a quello a sinistro, anche questo orrendamente sbagliato sin dall'indomani dell'unità d'Italia, che, come si vede, reca un fascia verticale rossa ed una gialla, oltre a rappresentare tre fasce orizzontali grigie su fondo rosso; quando doveva essere, anche qui, l'esatto contrario.
Chi scrive, previa autorizzazione del sindaco Vincenzo Servalli, cooperato dal Maestro Ettore Senatore, insigne figlio di questa Città (foto), senza alcun onere per l'Amministrazione, ha provveduto a far realizzare gli esatti stemmi ed a collocarli, in sovrapposizione, a quelli errati, come si possono osservare nel Salone d'Onore del Palazzo di Città; cosa che non è stata potuta eseguire anche nell'Aula Consiliare per l'ingerenza di "illuminate" scienze; quando lo stesso architetto Lorenzo Santoro, della Soprintendenza salernitana, ha rasserenato chi scrive che i preesistenti sbagliati stemmi non erano stati assoggettati ad alcun vincolo, essendo stati collocati, seppure sbagliati, non oltre settant'anni fa!
Chi scrive ha fatto riprendere anche lo stemma ligneo posto dinanzi alla scranno ove si siede il Primo Cittadino nel corso dell'assise consiliare (foto), monco della corona reale, peraltro già pronta, che verrà posizionata solamente quando chi ha impedito che si portasse a termine l'opera di rifacimento degli stessi si preoccuperà di far rimuovere l'orrenda esistente corona lignea, a forma turrita.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 107021109
Il gruppo Cava storie, che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze di Cava de' Tirreni e dintorni, specie quelle di cui poco si parla, ha riportato all'attenzione della cittadinanza la storia della Galleria Ferroviaria di "Santa Lucia", un'opera che cambiò il traffico su rotaia. "Era...
Nel corso di mirati servizi di monitoraggio del territorio a tutela del patrimonio culturale regionale, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli sono intervenuti su un'area di cantiere di Padula da dove erano affiorati manufatti archeologici. Nell'area in questione, ubicata...
Era il 23 Novembre 1980, alle ore 19,34, per ben 90 secondi la terrà tremò. Epicentro nella provincia di Avellino, 2735 persone persero la vita e 8848 furono i feriti. "È la più grande tragedia dei nostri tempi - afferma il Sindaco Vincenzo Servalli - che ha segnato intere generazioni. Ricordiamo con...
In occasione della Celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, lo studioso di storia cavese, Massimo Buchicchio, ha riportato alla memoria la figura del cavese Luigi Seguino, nato il 16 gennaio 1890 e morto a Turriaco, in provincia di Gorizia, il 4 novembre 1915,...
Aperta nel 1969, Peppe Rosticceria era molto più di una semplice pizzeria di asporto a Cava de' Tirreni. Per generazioni di cavesi, rappresentava un luogo di ritrovo, un angolo di gusto accessibile a tutti. Giovani e anziani, genitori con i loro figli, fidanzati in cerca di un momento da condividere:...