Tu sei qui: Storia e StorieDonne che non si conoscono: Rose Montmasson
Inserito da (ranews), venerdì 11 maggio 2018 18:51:00
Di Patrizia Reso
L'11 maggio del 1860 ci fu un evento che ha riempito, poi, pagine e pagine di storia, la storia dell'Unità d'Italia.
Oggi, infatti, è l'anniversario del famoso Sbarco dei Mille, che in effetti erano un po' di più. Salirono a bordo delle due navi, che salparono da Quarto, 1162 uomini ... Tra questi 1162 uomini c'era anche una donna: Rose Montmasson.
La Montmasson era la moglie di Francesco Crispi, che all'epoca era un acceso mazziniano, tanto da essere più volte imprigionato e poi esule. Al suo fianco, fedele e caparbiamente mazziniana, c'era Rose. Anche lei, quel lontano 11 maggio indossò la camicia rossa. Anche lei sbarcò a Marsala e, non solo contribuì all'organizzazione di oltre mille uomini, ma si prese cura dei feriti, dopo aver svolto il ruolo di informatrice di collegamento tra le varie cellule popolari, che si andarono costituendo sul territorio, finalizzate all'Unità e alla Repubblica. Costruì una rete di uomini attorno a un'idea.
Fu molto attiva e rispettata per la sua ferrea volontà e per gli incisivi e determinanti interventi, volti a informare, collegare, sensibilizzare alla causa, curare, salvare vite.
Rose però non è passata alla storia come il marito, divenuto poi anche ministro e scopertosi poi improvvisamente monarchico. Il nuovo stato sociale non gli consentì più di avere al suo fianco una donna di modeste condizioni.
Rose, ribattezzata dai siciliani Rosalia, si è spenta sola e dimenticata, ma pur sempre orgogliosa della croce di diamanti che ebbe in omaggio dai garibaldini, in segno della loro gratitudine.
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