Tu sei qui: Storia e StorieDNA abitanti di Pompei, verso la mappatura completa della popolazione
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 28 maggio 2022 09:21:59
Le recenti notizie diffuse sulla stampa, in merito alla rilevazione del DNA di un abitante di Pompei si inseriscono all'interno di un più ampio filone di studi, condotto dal Parco archeologico di Pompei che da anni lavora - anche con il contributo di Università e Istituti scientifici - ad una mappatura di tutto il DNA disponibile, riservandosi di diffondere tali risultati quando il quadro sarà completo e scientificamente esaustivo.
Il DNA degli abitanti di Pompei viene estratto dal 1998, profilandosi come uno dei più radicati ambiti di analisi scientifica nel sito. Non si può parlare dunque di una "prima Mappa del Dna" emersa ora, ma senz'altro di un tassello di una ricerca di lungo corso che andrà ad integrare un quadro molto più vasto ed esauriente.
Lo studio recente ha un suo punto di forza nell'individuazione per via genetica di una vistosa patologia, la tubercolosi, già rilevata autopticamente, sebbene l'individuo in esame abbia permesso l'estrazione di un genoma al 33%, quindi non completo. Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso.
Tale monumentale mappatura genetica che interessa l'intera popolazione pompeiana, avviata dal 2015 è in corso a cura del Parco con la collaborazione dell'Università di Firenze, con il fine di avere un vero e proprio ritratto di una popolazione di epoca imperiale.
Questo progetto nasce dalla consapevolezza che il deposito vulcanico ha agito come "guscio" sui resti dei pompeiani, di fatto evitando che venissero "inquinati" da fattori esterni. L'ambizioso progetto ha portato alla vincita di un PRIN (Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale)finanziato per 800mila euro, dal titolo "POMPEII molecular portrait".
Già in passato, lo studio del DNA di vittime dell'eruzione del 79 d.C. ha portato a risultati importanti, a volte sorprendenti. Per esempio le analisi sui calchi del gruppo di un presunto nucleo familiare, rifugiatosi nella casa del Bracciale d'Oro, hanno rivelato che lo stesso era composto da due adulti e due bambini di sesso maschile, ma privi di rapporti di parentela genetica.
"Ogni dato in più che risulta dalle indagini è un'importante conquista per la ricerca scientifica che contribuisce a completare il quadro storico di un'epoca e di una civiltà. E' frutto di collaborazioni interdisciplinari, di un lavoro di squadra lungo e paziente, che necessita anche di una volontà comune di divulgare notizie rigorose, evitando facili protagonismi che possono rendere fuorviante l'informazione.- dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel- Il Parco archeologico di Pompei è campo privilegiato di sperimentazione di tali studi, ed è il detentore dei conseguenti risultati, che raccolti e comparati sono in grado di assicurare una comunicazione corretta della ricerca archeologica, antropologica e in generale scientifica."
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 107617108
Era il 23 Novembre 1980, alle ore 19,34, per ben 90 secondi la terrà tremò. Epicentro nella provincia di Avellino, 2735 persone persero la vita e 8848 furono i feriti. "È la più grande tragedia dei nostri tempi - afferma il Sindaco Vincenzo Servalli - che ha segnato intere generazioni. Ricordiamo con...
In occasione della Celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, lo studioso di storia cavese, Massimo Buchicchio, ha riportato alla memoria la figura del cavese Luigi Seguino, nato il 16 gennaio 1890 e morto a Turriaco, in provincia di Gorizia, il 4 novembre 1915,...
Aperta nel 1969, Peppe Rosticceria era molto più di una semplice pizzeria di asporto a Cava de' Tirreni. Per generazioni di cavesi, rappresentava un luogo di ritrovo, un angolo di gusto accessibile a tutti. Giovani e anziani, genitori con i loro figli, fidanzati in cerca di un momento da condividere:...
Continuano i rinvenimenti nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell'ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. L'ultimo ritrovamento, di cui è stato appena pubblicato sull'E-Journal degli Scavi di Pompei...
L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...