Tu sei qui: Storia e StorieDa Cava de' Tirreni a Salerno, Margaret Cittadino su criticità sanitarie: «Bisogna potenziare assistenza domiciliare»
Inserito da (redazioneip), lunedì 3 maggio 2021 11:23:33
Continuano le segnalazioni sui disagi all'ospedale di Cava de' Tirreni. Margaret Cittadino, membro del tribunale per i diritti del Malato e responsabile locale di Cittadinanzattiva, ha analizzato, come scrive Salerno Today, non solo la situazione al Santa Maria dell'Olmo, ma anche quella di tutti situazione di gli ospedali del territorio.
«L'attenzione di tutti è rivolta alle vaccinazioni - dice Cittadino - Ci contattano tante persone per segnalare code, disagi, disservizi. Non evidenziamo ressa, al momento, al pronto soccorso, intesa come ambulanze in fila, in attesa di consegnare pazienti al personale preposto. La situazione, però, non è delle migliori e il Covid ha complicato tutto. In particolare, non c'è verifica di quanti siano i posti letto realmente attivi negli altri reparti e questa situazione di incertezza, in divenire, rischia di intasare il pronto soccorso: se il posto non si libera, il paziente staziona in pronto soccorso e non viene indirizzato. Poi c'è il problema dei percorsi: il paziente che ha manifesti sintomi di Coronavirus deve attenersi in ogni caso ad un iter che prevede una serie di controlli al Ruggi. Solo dopo - molto dopo, perché la media è quattro, cinque ore - viene smistato all'ospedale Da Procida».
E sulla medicina territoriale, Cittadino continua: «Nessuno ne parla più e invece è il primo step, ma pure quello nel quale registriamo le maggiori criticità. L'utente non trova risposta nel territorio: se deve fare l'elettrocardiogramma, se ha bisogno di un catetere, se ha la glicemia alta, trova sfogo solo nel pronto soccorso, soprattutto nelle ore serali e notturne. Se, dunque, la svolta è la costruzione di case della salute e la costituzione, il potenziamento della medicina territoriale, è ora di cominciare a lavorare subito su questi obiettivi. Assistiamo, in queste ore, a feroci attacchi ai medici base, riguardo il proprio orario di lavoro. Il problema è duplice: i medici di base sono insoddisfatti e ritengono di essere sotto pressione; i cittadini lamentano assistenza carente, una chimera la presenza di medici a domicilio. La situazione è di instabilità e l'assenza di posti letto, anche in provincia, complica le cose: la riduzione registrata a Cava de' Tirreni ed a Mercato San Severino rende tutto più difficile».
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