Tu sei qui: Storia e Storie"Cava storie" ricorda la visita di Papa Leone XIII all'Abbazia Benedettina
Inserito da (redazioneip), domenica 11 febbraio 2018 10:56:02
Il gruppo Cava storie, che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze di Cava de' Tirreni e dintorni, specie quelle di cui poco si parla, ha voluto ricordare l'arrivo di Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci (futuro Papa Leone XIII) all'Abbazia Benedettina cavese nel 1840
È ricordato nella storia dei papi dell'epoca moderna come pontefice che ritenne che fra i compiti della Chiesa rientrasse anche l'attività pastorale in campo socio-politico. Se con lui non si ebbe la promulgazione di ulteriori dogmi dopo quello dell'infallibilità papale solennemente proclamato dal Concilio Vaticano I, egli viene tuttavia ricordato quale papa delle encicliche: ne scrisse ben 86, con lo scopo di superare l'isolamento nel quale la Santa Sede si era ritrovata dopo la perdita del potere temporale con l'unità d'Italia.
La sua più famosa enciclica fu la Rerum Novarum con la quale si realizzò una svolta nella Chiesa cattolica, ormai pronta ad affrontare le sfide della modernità come guida spirituale internazionale. In questo senso correttamente gli fu attribuito il nome di "Papa dei lavoratori" e di "Papa sociale", infatti scrisse la prima enciclica esplicitamente sociale nella storia della Chiesa cattolica e formulò quindi i fondamenti della moderna dottrina sociale della Chiesa.
Nelle sue opere a favore della Chiesa venne aiutato dal fratello Giuseppe, elevato al grado di cardinale dallo stesso Leone XIII nel 1879.
Leone XIII è noto anche per essere stato il primo Papa, dopo mille anni di Storia, a non esercitare il potere temporale, perché impedito dalla recente occupazione italiana, destinata a perdurare per un sessantennio.
Cava storie allega la firma del futuro Papa, rilasciata in occasione della visita alla Badia e le immagini: del 1878 (giorno della sua elezione a Pontefice.
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