Tu sei qui: Storia e StorieCava ricorda la tragedia di Balvano, il treno 8017 'Senza ritorno'
Inserito da (admin), martedì 1 marzo 2016 11:04:18
Mercoledì 2 marzo, con inizio alle 10 e 30, nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo di Città di Cava de' Tirreni sarà commemorato un importante evento storico, che funestò il dopo guerra nel nostro territorio: la strage di Balvano del 3 marzo 1944, in cui morirono oltre seicento persone, delle quali uno dei due superstiti viventi è Raffaele Bellucci, cavese doc, padre della signora Dina Bellucci, impiegata comunale.
Nella notte tra il 2 e il 3 marzo del 1944 il treno merci 8017 si fermò sotto la Galleria delle Armi, prima di giungere alla stazione di Balvano. Purtroppo il carbone utilizzato non era delle migliori qualità: produceva molte scorie e pochissime calorie. Quella galleria, lunga quasi due chilometri, si trasformò in poco tempo in una camera a gas.
I viaggiatori erano prevalentemente cittadini comuni, provenienti da una fascia urbana che si estendeva dal napoletano a Battipaglia, persone che si adattavano a viaggiare stipati in vagoni merci per andare a Potenza a procurarsi da mangiare, a barattare pochi averi in cambio di cibo, ormai introvabile, per le proprie famiglie. Persone che vivevano nella miseria prodotta da una lunga e tormentata guerra, passate però alla storia come contrabbandieri e delinquenti da dimenticare presto. Da qui il silenzio che è piombato sulla tragica vicenda, su quello che ha rappresentato un lacerante dolore solo privato, mentre questi morti a pieno titolo si possono e si devono considerare vittime civili di una guerra non ancora finita e come tali meritano il giusto tributo della memoria.
L'incontro, che si svolgerà alla presenza delle massime autorità cittadine, prevede anche le testimonianze dal vivo dei parenti delle vittime e quella registrata del superstite cavese Raffaele Bellucci, offerta dall'emittente RTC Quarta Rete diretta da Antonio Ioele. Sarà condotto da Franco Bruno Vitolo e da Patrizia Reso, autrice del libro Senza ritorno (2013), che nella ricostruzione generale dei fatti ha individuato nei dettagli le persone e le storie dei cittadini cavesi coinvolti.
A completamento dell'iniziativa, giovedì 3 marzo, alle 19, presso la Basilica Maria S.S. dell'Olmo, sarà officiata per l'intera cittadinanza una Messa solenne, concelebrata da Don Osvaldo Masullo, Don Giuseppe Ragalmuto e Don Nicola Mammato con la presenza delle massime autorità religiose e civili, oltre che dei parenti delle vittime.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 102246102
Era il 23 Novembre 1980, alle ore 19,34, per ben 90 secondi la terrà tremò. Epicentro nella provincia di Avellino, 2735 persone persero la vita e 8848 furono i feriti. "È la più grande tragedia dei nostri tempi - afferma il Sindaco Vincenzo Servalli - che ha segnato intere generazioni. Ricordiamo con...
In occasione della Celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, lo studioso di storia cavese, Massimo Buchicchio, ha riportato alla memoria la figura del cavese Luigi Seguino, nato il 16 gennaio 1890 e morto a Turriaco, in provincia di Gorizia, il 4 novembre 1915,...
Aperta nel 1969, Peppe Rosticceria era molto più di una semplice pizzeria di asporto a Cava de' Tirreni. Per generazioni di cavesi, rappresentava un luogo di ritrovo, un angolo di gusto accessibile a tutti. Giovani e anziani, genitori con i loro figli, fidanzati in cerca di un momento da condividere:...
Continuano i rinvenimenti nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell'ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. L'ultimo ritrovamento, di cui è stato appena pubblicato sull'E-Journal degli Scavi di Pompei...
L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...