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Storia e Storie

Cava de' Tirreni: è questo l'unico esatto toponimo della Città

Inserito da Livio Trapanese (ilvescovado), martedì 1 marzo 2016 18:41:10

di Livio Trapanese

Premesso che il 7 Agosto 1394 fu Papa Bonifazio IX Tomacelli, con dettagliata Bolla, ad elevare al rango di Città le Terre di Cava e che, ancor oggi, non è certo se la denominazione della "nostra" amata Città di Cava de' Tirreni, origini dalla "Cava Arsicia", detta anche "Cava di Metelliano o di Metello", primitivo ricovero del nobile e pio diacono Alferio Pappacarbone, ove edificò l'Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, o dalla "via Caba", già percorsa ai tempi di Roma imperiale, non solo dalla legioni romane, per raggiungere la punta estrema dello stivale, tagliando in due la Valle Metelliana.

Quello che è certo, invece, è che col Regio Decreto del 23 Ottobre 1862, n. 935, emanato in Torino, a quel tempo capitale d'Italia, registrato alla Corte dei Conti il 7 Novembre 1862, volume n. 21 degli atti del Governo, il Re Vittorio Emanuele II, accogliendo la Delibera del Consiglio Comunale Cavese del 27 Agosto 1862, mutò il toponimo alla Città di Cava in: Città di Cava de' Tirreni. In passato il territorio fu noto con le denominazioni di Marcina, Terre di Cava e Città di Cava, comprendenti gli attuali territori di Vietri sul Mare e Cetara, distaccatisi definitivamente dalla "valle metelliana" il 14 gennaio 1807.
Con l'entrata in vigore del citato Regio provvedimento, come per la Città di Cava de' Tirreni, altre cinque comunità del Principato Citeriore (l'attuale Provincia di Salerno) mutarono i loro toponimi in:

Denominazione Nuovo toponimo Data della delibera precedente richiesto ed ottenuto comunale

1. Castiglione Castiglione del Genovesi 29 settembre 1862
2. Palo Palomonte 20 agosto 1862
3. San Cipriano San Cipriano Picentino 26 settembre 1862
4. San Mango San Mango Piemonte 25 agosto 1862
5. San Marzano San Marzano sul Sarno 31 agosto 1862

Indicando correttamente le denominazione della Città di Cava de' Tirreni si palesa la fusione tra la preposizione articolata de' ed il nome comune di popolazione Tirreni: de' Tirreni, come indicata nel Regio Decreto n. 935 del 1862, per testimoniare l'unione del primitivo nome della città: Cava, a quello del popolo che la fondò: i Tirreni, discendenti di Jafet, terzogenito di Noè, giunti sulle coste tirrene dalla Palestina o Fenicia, dopo il diluvio universale.
La separazione dei Casali di Vietri e Cetara dalla Città de La Cava, fu dettata da ragioni meramente politiche, visto che i vietresi avevano una consistente propensione giacobina, estrinsecatasi nella partecipazione alla sfortunata Repubblica partenopea del 1799, che aveva visto mortificato dall'accentuato sanfedismo filoborbonico la maggioranza dei cavesi, peraltro tradizionalmente più conservatrice.

La denominazione di Città di Cava in Cava de' Tirreni alla nostra comunità originò da due motivi:
. il primo: per rimembrare ai posteri che questa Città fu "fondata" dai Tirreni, discendenti di Jafet, terzogenito di Noè, come sostenuto da tanti illustri storici del lontano passato.
. il secondo per distinguerla da altre similmente denominate:
. Cava d'Aliga e Cava d'Aspica: entrambe site in provincia di Ragusa;
. Cave: posta nei pressi di Roma;
. Cava: l'attuale Forlì.

A tal proposito lo storico Valerio Canonico ci ricorda che l'Abate dell'Abbazia Benedettina della Santissima Trinità di Cava, Don Giulio Ruggiero, invitato dalla municipalità cavese ad esprimere il suo parere sui toponimi da proporre al Reale Governo torinese, per mutare quello della città, scelse: Cava Tirrena, escludendo le indicazioni fornite dalla civica amministrazione cavese, che erano: Cava dei Sanniti, Cava Marcina e Cava dei Metelli. L'indicazione prescelta dal Prelato benedettino venne poi arricchita del de' con l'emanazione del Reale Decreto.
I tifosi della cavese, quelli della curva sud in particolare, sono corsi ai ripari, inneggiando, la domenica, in tal modo: Noi, di Cava de' Tirreni, Tirreni, Tirreni! I cavesi, e non solo loro, ancora oggi leggono le più svariate denominazioni "attribuite" alla nostra Città, leggendo: Cava, Cava dei Tirreni, Cava D. Tirreni, Cava d. T., etc., diffondendo una costante pessima informazione storica, nonostante siano già trascorsi 154 anni dal quel lontanissimo 23 ottobre 1862.

Per il frenetico interessamento di chi scrive, la Società Autostrade Meridionali S.p.A., nella persona del Professore Elia Valori, interessato dallo scrivente in persona, ha provveduto a rimuovere lungo l'autostrada A3 (la Napoli-Salerno) e dal casello autostradale cavese tutte le errate indicazioni, come ha fatto anche Trenitalia S.p.A., fatta eccezione per i "manifesti" posti nella locale stazione, sui biglietti ferroviari e sui visori interni dei treni, ove appare, nostro malgrado, ancora: Cava dei Tirreni.

Tutelare il toponimo della propria Città è un diritto-dovere d'ogni cittadino. Esortiamo quanti lo debbono citare in scritti e documenti a farlo nell'unico e corretto modo, che è: Città di Cava de' Tirreni.

 

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