Tu sei qui: Storia e StorieAmico mio, la lettera che non avrei mai voluto scriverti
Inserito da (admin), giovedì 14 settembre 2017 05:15:39
di Massimiliano D'Uva
Mio carissimo amico, ti scrivo dopo aver vissuto la giornata che nessuno di noi due avrebbe mai voluto vivere. Mancano pochi minuti alla mezzanotte ed oltrepassato l'uscio di casa sono tanti i pensieri e i ricordi che si fanno strada nella mia mente, tanto che faccio fatica a metterli in ordine.
Come il parroco ha ricordato oggi dall'altare, durante la sua omelia a te dedicata, ti abbiamo perso nel corpo, abbiamo pianto per il distacco terreno ma il tuo ricordo resterà un punto fermo nel cuore di chi ti ha amato.
Sono passati vent'anni da quando la comune passione per la tecnologia applicata al mondo dei motori ci ha saldati in un'amicizia che, né il tempo né gli eventi della vita, hanno minimamente scalfito. Come un fratello maggiore hai guidato i miei primi passi nel mondo dell'impresa ed il tuo supporto è stato sempre indispensabile, soprattutto per mantenere la rotta nei momenti più difficili che abbiamo affrontato e superato insieme.
Sembrano così lontani i tempi in cui l'ing. Minetti ed il prof. Calzofini animavano le nostre serate di "lavoro" finite sempre inevitabilmente su qualche tavola di un ristorante o meglio ancora di casa tua dove tua madre, a qualunque ora del giorno e della notte, aveva sempre pronto qualche manicaretto degno del miglior chef stellato.
Devo trattenere le lacrime se penso alle nostre domeniche a cui rimandavamo tutti i problemi "non urgenti" della settimana precedente o a tutte le volte che ci siamo soccorsi a vicenda nelle prove che la vita ci ha riservato. Tu sei stato, come spero io per te, quella certezza di avere alle spalle qualcuno di cui non solo ti puoi fidare ma che ha strumenti e capacità per aiutarti a risolvere ogni tipo di problema.
Caro amico, non so se dove ti trovi in questo momento hai una connessione stabile per leggere queste poche righe, ma di certo spero tu possa oggi leggere nel cuore delle tante persone che, con la loro presenza o con un loro pensiero, ti hanno reso l'ultimo omaggio.
Egoisticamente chiudo questo mio pensiero con un'ennesima richiesta, anzi due: continua ad assisterci, guidandoci nel percorso che ci separa dal rivederci uniti e, soprattutto, salutami papà.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 102263100
Il gruppo Cava storie, che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze di Cava de' Tirreni e dintorni, specie quelle di cui poco si parla, ha riportato all'attenzione della cittadinanza la storia della Galleria Ferroviaria di "Santa Lucia", un'opera che cambiò il traffico su rotaia. "Era...
Nel corso di mirati servizi di monitoraggio del territorio a tutela del patrimonio culturale regionale, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli sono intervenuti su un'area di cantiere di Padula da dove erano affiorati manufatti archeologici. Nell'area in questione, ubicata...
Era il 23 Novembre 1980, alle ore 19,34, per ben 90 secondi la terrà tremò. Epicentro nella provincia di Avellino, 2735 persone persero la vita e 8848 furono i feriti. "È la più grande tragedia dei nostri tempi - afferma il Sindaco Vincenzo Servalli - che ha segnato intere generazioni. Ricordiamo con...
In occasione della Celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, lo studioso di storia cavese, Massimo Buchicchio, ha riportato alla memoria la figura del cavese Luigi Seguino, nato il 16 gennaio 1890 e morto a Turriaco, in provincia di Gorizia, il 4 novembre 1915,...
Aperta nel 1969, Peppe Rosticceria era molto più di una semplice pizzeria di asporto a Cava de' Tirreni. Per generazioni di cavesi, rappresentava un luogo di ritrovo, un angolo di gusto accessibile a tutti. Giovani e anziani, genitori con i loro figli, fidanzati in cerca di un momento da condividere:...