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Storia e Storie

A colloquio con il giornalista Eugenio Sacco, autore di 'Oltre il Don. Un anno sul fronte orientale'

Inserito da (redazioneip), sabato 25 giugno 2016 11:16:15

Abbiamo incontrato Eugenio Sacco, giornalista e autore del volume "Oltre il Don. Un anno sul fronte orientale", pubblicato da Marlin Editore nella collana "Filo spinato", diretta da Mario Avagliano e Marco Palmieri.

Oltre il Don è un libro composito: nasce intorno al nucleo centrale del Diario di guerra scritto da Erminio Ferrari durante la sua esperienza bellica nel 1942 e si arricchisce di diversi materiali e contributi. Come è giunto al risultato finale?
Il lavoro di selezione dei materiali di Oltre il Don è stato lungo e complesso, durato oltre un anno e impiegato nella ricerca ed elaborazione di documenti originali e inediti legati all'esercito italiano o a corrispondenze giornalistiche dal fronte. Ho compulsato faldoni di documenti, album di fotografie con indicazioni frammentarie o mancanti, riferimenti a pubblicazioni avvenute nel secolo scorso. La voglia di organizzare questo materiale in un corpus coerente è stata dettata da un lato dalla volontà di riscoperta di una vicenda familiare, comune a molti della generazione che ha vissuto la storia dell'Italia fascista; dall'altro lato, grazie alla spinta e all'incoraggiamento di Mario Avagliano, che dirige la collana insieme a Marco Palmieri. Avagliano per primo ha valutato positivamente l'idea ancora in nuce e mi ha dato indicazioni preziose per giungere al risultato finale: uno spaccato intenso e coinvolgente della seconda guerra mondiale vissuto sul fronte orientale con le truppe di occupazione in Croazia prima e al seguito dell'Armir, l'8ª armata italiana in Russia, poi.

Oltre il Don è anzitutto un libro sulla storia della seconda guerra mondiale?
Oltre il Don è una storia all'interno della Storia della seconda guerra mondiale. Una storia emozionante e avvincente che ho potuto ricostruire grazie al diario di guerra scritto dal mio bisnonno Erminio Ferrari nel corso della permanenza sotto le armi fra il 1941 e il 1944. In particolare, abbraccia in pieno il 1942 e narra l'esperienza del Capitano Ferrari prima in Croazia, dove ha vissuto la guerriglia dei partigiani, fatta di agguati e imboscate; poi sul fronte russo, al seguito dell'Armir. Un'avventura epica e tragica, fatta di improvvisazione ed equipaggiamenti inadeguati, strade inesistenti e l'eroico coraggio delle truppe italiane. L'avanzata verso il fronte fu il frutto dell'incessante lavoro degli autieri, che aprirono varchi e piste nel fango e nella neve per garantire il passaggio ai pesanti camion italiani. L'esito finale e la tragica ritirata di Russia furono l'epilogo di questa impresa, troppo grande per essere vinta con la sola forza di volontà.

Il protagonista di questa vicenda è il Capitano Erminio Ferrari. Chi era e che cosa l'ha colpita della sua storia?
Erminio Ferrari era il mio bisnonno, ma questo non è certamente il dato storico di maggior rilievo. La sua vita invece lo è stata: una vita straordinaria a partire dall'anno di nascita, il 1888, che gli ha consentito e, in un certo senso, lo ha obbligato a vivere da vicino tanto la prima quanto la seconda guerra mondiale. Ha iniziato come aviatore, arrivando a volare al fianco di Francesco Baracca, come allievo. Nella seconda guerra mondiale è stato richiamato in servizio come Capitano Autiere, all'età di 53 anni, e inviato sul fronte orientale, prima a Spalato e successivamente a Stalino con l'VIII Armata. Oltre il Don narra una vicenda comune a molti della sua epoca, simile a quelle narrate da Giulio Bedeschi o Mario Rigoni Stern, e proprio per questo meritevole di essere recuperata e riscoperta nella propria integrità, fatta di uno stile asciutto e scorrevole, eppure dettagliato ed espressivo senza retorica.

È ormai passato un secolo dal primo conflitto mondiale e circa 70 anni dal secondo, nel quale s'inserisce la storia narrata in Oltre il Don. Qual è il motivo che dovrebbe spingere i lettori a interessarsi a queste pagine?
La ragione stessa per la quale esiste la letteratura di guerra e il motivo per il quale è nata la collana "Filo spinato". Esiste una dimensione del recupero della memoria e una dimensione nella quale questa memoria non è solo insegnamento ed esempio, ma anche avventura, epica, scoperta del mondo. Credo che riportare al presente queste vicende sia utile per approfondire la realtà storica e capire che la prima e la seconda guerra mondiale non sono state solamente eventi macroscopici, lontani nel tempo e nello spazio, che hanno inciso sull'ordine mondiale, ma allo stesso tempo hanno coinvolto e sconvolto le vite di milioni di persone nella propria quotidianità. Nell'insegnamento scolastico della Storia non ci si sofferma sulle conseguenze microscopiche dei grandi eventi epocali, poiché si tende a privilegiare il quadro generale. I libri come questo offrono la possibilità di scoprire come le persone comuni hanno vissuto e affrontato la guerra, e credo che oggi, a tanti anni di distanza, questo gesto abbia un significato molto alto.

Dove potremo seguire le manifestazioni di presentazione di Oltre il Don?
Il libro sarà presentato a Roma e poi in altre città italiane nei mesi successivi; sicuramente in Emilia e nelle terre di origine della famiglia Ferrari. Sarà possibile seguire tutti gli aggiornamenti sul sito internet e la pagina facebook della casa editrice e attraverso il blog ufficiale di "Oltre il Don", nel quale vengono pubblicati settimanalmente materiali relativi al libro, come foto, interviste e video, per fornire al lettore una narrazione che aggiunge una dimensione ulteriore alle sue pagine.

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