Tu sei qui: Storia e Storie A Cava chiude Rianimazione, l'allarme degli infermieri: «Ora costretti a scegliere tra pazienti giovani e anziani»
Inserito da (redazioneip), domenica 1 novembre 2020 09:17:44
La notizia della chiusura del reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Cava de' Tirreni non è stata digerita nel migliore dei modi non solo dai cittadini e dalla forze politiche, ma anche dagli operatori sanitari che, in un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Mattino", lanciano l'allarme:
«Saremo costretti a decidere tra i pazienti anziani e quelli giovani. Saremo costretti a scegliere quelli con maggiore probabilità di salvezza. Dovremo adottare il cosiddetto triage di guerra. Un metodo usato negli ospedali da campo durante i conflitti», spiegano un gruppo di infermieri che vogliono fare sentire la loro voce.
«Non c'è solo Covid - dice l'infermiera Barone -. Chiudere la rianimazione vuol dire privare una città come Cava non solo dell'attività operatoria, ma anche, anzi soprattutto, la possibilità di salvarsi in caso di un' emergenza da codice rosso».
La chiusura del reparto di rianimazione, infatti, comporterà il trasferimento dei rianimatori ed infermieri al presidio covid del Da Procida di Salerno mentre al Santa Maria dell'Olmo sarà istituito un servizio di guardia.
«La presenza di un solo rianimatore potrebbe determinare delle situazioni drammatiche nel caso dell'arrivo in ospedale di più pazienti che necessitano di rianimazione. Potrebbe configurarsi la necessità di applicare il cosiddetto triage di guerra e cioè scegliere il paziente più giovane rispetto quello più anziano ed ancora tra quello che ha maggiore probabilità di salvarsi. Uno scenario drammatico che non vogliamo nel modo più assoluto».
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