Tu sei qui: PoliticaTrezza (Potere al Popolo): «Il bilancio di previsione farà piombare Cava de’ Tirreni in un incubo»
Inserito da (redazioneip), lunedì 13 settembre 2021 09:27:16
«La giunta Servalli è pronta a presentare in consiglio comunale un Bilancio di Previsione con un piano di rientro che di qui al 2044 prevederà tagli orizzontali riguardanti tutti i settori della vita cittadina e farà piombare Cava de' Tirreni in un incubo». E' il pensiero di Davide Trezza, leader di Potere al Popolo Cava de' Tirreni, a proposito del bilancio comunale diffuso dell'amministrazione Servalli
«Aumenti vertiginosi su tutti i tributi e le tariffe orarie, costi proibitivi per l'utilizzo delle palestre e degli impianti sportivi comunali, aumento delle rette per l'asilo nido pubblico, per le mense e il trasporto scolastico, l'installazione di 14 antenne telefoniche, l'alienazione della farmacia comunale, importanti tagli per le spese relative al personale con il blocco di assunzioni quanto mai necessarie, un significativo aumento delle tariffe nelle aree di sosta arrivando al costo di due euro l'ora nelle zone centrali della città (Piazza S.Francesco, Piazza Amabile, ex piscina di Via Cuomo). Queste sono solo alcune delle misure che, unite all'aumento dell'addizionale comunale Irpef varata dal consiglio comunale negli scorsi mesi, ci consegnano a uno stato di cose mortificante per la dignità di una città che raramente ha toccato un punto così basso nella propria storia.
Le ricadute sul piano sociale sono gravissime. - continua Trezza nella nota - Dal rischio stop di molte attività sportive che coinvolgono migliaia di giovani in città, alle difficoltà per molte famiglie di far fronte alle nuove rette mensili di scuole, mense, bus, all'accelerazione della svendita frenetica e a tratti senza criterio di immobili comunali che la collettività dovrà sacrificare per il risanamento di un debito che non è certo responsabilità dei cittadini che ne patiranno le conseguenze.
Mentre da più parti è già iniziata la corsa alla critica sui mancati tagli del passato o alle ulteriori mancate esternalizzazioni che si sarebbero potute avviare, noi riprendiamo quello che dodici mesi fa abbiamo voluto che fosse il filo conduttore della nostra campagna elettorale: Cava deve tutelare la qualità e l'accessibilità dei servizi e del patrimonio pubblico per il rilancio di una città che sia piena di opportunità, equa, aperta alle possibilità di rinnovamento e valorizzazione delle nostre tante ricchezze storiche, artistiche, naturali.
La decisione di scaricare sistematicamente il peso delle progettualità e degli interventi strategici per il futuro della città su "privati illuminati" che verrebbero a "investire" a Cava, degradando la macchina amministrativa a mero ente erogatore di fondi pubblici o concessore di licenze o autorizzazioni a privati, è una scelta politica che porta enormi danni alla collettività.
Il ciclo politico inaugurato dalla giunta Servalli sei anni fa, oggi deve fare i conti con il disastro sociale annunciato in un piano di rientro che fa male a chiunque abbia a cuore il destino della città. Il Presidente del Consiglio Comunale - fino allo scorso anno, assessore al Bilancio - Adolfo Salsano, il Sindaco Servalli e il Partito Democratico che, dal livello regionale a quello cittadino, ha da sempre insistito sulla competenza e l'affidabilità dell'amministrazione cavese, sono i primi a dovere delle risposte ai cittadini sull'attuale stato delle finanze comunali. Come è stato possibile arrivare fino a questo punto? Davvero si è preferito portare avanti una campagna elettorale permanente - facendo finta di nulla fino ad oggi - pur di una riconferma alla guida di Palazzo di Città nello scorso Settembre, esponendo a un tale rischio e condannando a morte certa un'intera città? Oggi le cittadine e i cittadini cavesi possono prendere atto che con le deleghe in bianco a chi chiede fiducia a ogni tornata elettorale in nome di una presunta "riconoscibilità politica" sul territorio o per mandato dall'alto da parte dei De Luca di turno, non si va da nessuna parte.
Si apre una nuova stagione in cui sarà necessaria l'attivazione di un vero e proprio controllo popolare sulle casse comunali, sulla cosa pubblica, su ciò che riguarda la vita quotidiana di tutte e tutti noi, per fare in modo che il disastro annunciato nel piano di rientro sia scongiurato e che si apra finalmente una nuova stagione per Cava, con una nuova classe dirigente in città pronta a farsi carico di una situazione grave ma senz'altro superabile con le idee e le capacità giuste al servizio degli interessi della collettività, conclude Trezza.
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