Tu sei qui: PoliticaIl sindaco chiede 6 mesi
Inserito da (admin), venerdì 10 novembre 2006 00:00:00
Accetta con serenità, il sindaco Luigi Gravagnuolo, il giudizio di alcuni concittadini in merito ai suoi primi 100 giorni di governo. È contento dei voti ottenuti? «Beh, con un metodo più scientifico forse la media si sarebbe innalzata un po'. Comunque, la sufficienza raggiunta è un buon voto, che, sono certo, migliorerà con il tempo. Bisogna considerare che sono stato eletto da poco più di 4 mesi. Vi invito a farmi una nuova pagella fra 6 mesi. Vedrete che i miei voti saranno più alti». Era un giudizio che si aspettava? «A dire il vero, sì. Siamo in una fase di programmazione e molte cose non sono ancora visibili. Stiamo operando con solerzia in vari settori. Le cose non si migliorano con la bacchetta magica, magari fosse possibile...».
Sul settore sanità ci sono luci ed ombre. «Quando esistono dei tagli al settore, è molto difficile già mantenere l'esistente. Le progettualità non si realizzano con uno schiocco di dita». E per quanto riguarda il turismo? «In questo settore si semina e poi si raccoglie dopo alcuni anni. Stiamo lavorando al progetto del Millenario della fondazione della Badia, che darà una grande accelerata per il rilancio della città. Non è detto che staremo con le mani in mano fino al 2011, anzi. Fra qualche settimana presenteremo il programma natalizio, è molto interessante e porterà in città molta gente. Per la prossima estate ci sarà un rassegna estiva di alto livello culturale, che contribuirà a migliorare l'offerta turistica». E l'impegno per il sociale? «Sicuramente saremo molto vicini ai portatori di handicap. Aumenteremo le ore di interpretariato per gli audiolesi nei vari uffici comunali e quanto prima installeremo presso i semafori segnalatori per i non vedenti. Lavoreremo anche per eliminare le barriere architettoniche in città ed aboliremo il pagamento dell'Ici per le fasce più deboli».
Veniamo al commercio, eternamente in crisi. «È un comparto dove si litiga spesso. Ma ci adopereremo per tentare di essere presenti anche in questo importante segmento dell'economia cittadina. Aver nominato Enzo Servalli assessore al ramo significa che la nostra Amministrazione tiene in grande considerazione il commercio in città. A breve l'area mercatale ospiterà il mercato settimanale del mercoledì, con uno spazio destinato a terminal bus». La sicurezza, il tasto dolente. «Sono abbastanza soddisfatto. I fenomeni di microcriminalità, dai dati in mio possesso, risultano diminuiti. Ciò non significa abbassare la guardia. Ad essere onesti, però, nella nostra comunità sono molto pochi gli eventi criminosi. Il nostro Corpo di Polizia Locale svolge il proprio compito con professionalità nell'interesse della collettività».
Cultura a Cava, un optional? «Assolutamente no. Replicheremo anche la rassegna "Scena aperta", che ha riscosso notevole interesse. Un anticipo, a Natale, con il recupero dello spettacolo di Moni Ovadia, che non è stato possibile effettuare a settembre, causa il cattivo tempo. Abbiamo anche recuperato le "Corti dell'Arte", interessante manifestazione nata nella nostra città, ma che rischiava di emigrare altrove». E l'emergenza rifiuti? «Appunto, emergenza. Non solo a Cava, ma in quasi tutta la Regione. Mancava un sito di stoccaggio, che io, assumendomi tutte le responsabilità, ho fatto realizzare. In appena 20 giorni abbiamo ripulito la città».
Sufficiente: ecco la pagella dei cittadini
Sicurezza, ambiente, sanità, commercio, cultura, turismo, solidarietà: i cittadini valutano l'operato del sindaco a 4 mesi dal suo insediamento in Municipio. Ad esaminare Gravagnuolo alcuni esperti nei vari settori trainanti della vita cittadina. Risultato? Un sufficiente stentato, ma con buone probabilità di trasformarsi in discreto, se non addirittura ottimo. Insomma, c'è clima di attesa. Gli stessi "giudici" giustificano il sindaco, «perché i progetti ci sono, anche se non ancora visibili». C'è da parte di qualcuno, però, il timore che si tratti ancora una volta solo di chiacchiere. L'altra preoccupazione è che i tempi saranno ritardati dalla farraginosa macchina burocratica. Resta alto, poi, l'allarme sicurezza.
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