Tu sei qui: PoliticaCava, "La Fratellanza" su ordinanza esercizi commerciali: «Il rimedio è stato peggiore del malanno»
Inserito da (redazioneip), domenica 21 marzo 2021 08:22:56
L'ordinanza del sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, relativa agli esercizi commerciali, è stata duramente contestata da molti cittadini cavesi. Anche "La Fratellanza", il movimento politico guidato dal consigliere comunale Luigi Petrone, ha accolto negativamente le nuove restrizioni per le attività commerciali.
«La decisione assunta dal sindaco - spiega "La Fratellanza" in una nota affidata alla stampa - desta qualche perplessità sotto l'aspetto dei canoni di ragionevolezza e proporzionalità, che com'è noto costituiscono anch'essi principi fondamentali il cui rispetto è richiesto dalla legge ai fini della legittimità dell'atto. [...] A ben vedere, prima di chiudere la città, riteniamo che, la realtà di fatto contemplata da Servalli nell'ordinanza, poteva essere fronteggiata facendo ricorso agli strumenti tipici previsti dalla normativa vigente, primo fra tutti la intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine ed una più costante presenza sul territorio, utile a disincentivare le condotte ritenute pericolose.
"La Fratellanza" sperava in un suo coinvolgimento nella gestione dell'emergenza, ma questo non è avvenuto: «Prima di giungere a questo estremo rimedio di chiusura, nel momento storico della Fase 2, cioè quella della convivenza col virus, in cui le emergenze epidemiologiche si erano localizzate, avremmo salutato con favore un vero e costante coinvolgimento del sindaco nella gestione dell'emergenza Covid-19 con la "chiamata alle armi" della maggioranza e dell'opposizione alla responsabilità. Ma ciò non è stato fatto da Servalli, nonostante la nostra disponibilità espressa più volte pubblicamente.
Poi, "La Fratellanza" è nuovamente intervenuta sull'ordinanza sindacale che, secondo il gruppo consiliare, ha provocato «ulteriori effetti negativi: «Ieri i cittadini si aspettavano che l'ordinanza Servalli, per giunta poi corretta a poche ore dalla sua emanazione, facesse chiarezza sull'evolversi della pandemia in città e infondesse un po' di sicurezza. Il comunicato, invece ha diffuso ed alimentato sconcerto e disapprovazione. Una disposizione pensata male tant'è che, dalle prime ore della mattinata di oggi, già si registravano i primi inconvenienti legati all'ordinanza sindacale. Ulteriori effetti negativi si sono riversati, ancora una volta, sugli esercizi commerciali a cui il sindaco ha imposto nuove restrizioni.
I cavesi, contrariamente a quanto si era prefisso il sindaco con la sua ordinanza, hanno riscontrato in città, già dalle prime ore del mattino, un effetto contrario a quello voluto:
- traffico in tilt nelle zone centrali della città più di quanto non lo sia negli altri sabato;
- soliti assembramenti davanti ai bar, confusione su confusione;
- assenza nella città di controlli e nessuna presenza di vigili o di altre autorità preposte.
Ma il punto dolente è rappresentato dall'errore di aver anticipato di un'ora la chiusura degli esercizi commerciali, di chiudere supermercati e generali alimentari la domenica. La conseguenza è stata che, questa mattina, i supermercati sono stati presi d'assalto; i cittadini hanno fatto la corsa per fare gli acquisti che di solito venivano diluiti in più tempo.
L'ordinanza improvvida e frettolosa, ha procurato disagio dei cittadini, ma soprattutto agli anziani, in fila davanti ai negozi in questa giornata particolarmente fredda. Basta e soverchia, insomma, il rimedio è stato peggiore del malanno, ma soprattutto i risultati sono contrari a quelli che si volevano ottenere. Le persone colte definiscono queste situazioni "eterogenesi dei fini" ovvero, nella fattispecie, l'esito di un particolare tipo di azione non-logica del sindaco Servalli», chiosa "La Fratellanza".
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