Tu sei qui: CronacaVideogiochi proibiti, blitz nelle sale
Inserito da (admin), mercoledì 17 novembre 2004 00:00:00
Studenti ancora minorenni marinano la scuola per trascorrere l'intera mattinata davanti alle slot-machine ed ai videogiochi di una sala giochi del centro cittadino. È stata una segnalazione come questa, tra le diverse giunte al Comando di Polizia Municipale, a spingere gli agenti diretti dal comandante Giuseppe Ferrara ad avviare una serie di blitz. Le ispezioni hanno riguardato diverse sale giochi e club privati, dove i Vigili Urbani hanno soprattutto verificato l'applicazione da parte dei proprietari di una norma del codice di sicurezza che vieta l'accesso ai minori se non accompagnati dai loro genitori. Al momento, non si conoscono ancora gli esiti dei controlli, sui quali viene mantenuto massimo riserbo, soprattutto circa le modalità ed i tempi degli interventi, per non compromettere l'esito delle indagini. Lo scopo delle Forze dell'Ordine, infatti, è quello di acciuffare i presunti trasgressori con le mani nel sacco. Gli agenti, a quanto pare, avrebbero agito con estrema discrezione, scaglionando la serie di ispezioni nell'arco di diverse settimane per non destare troppo clamore. Nel corso degli accertamenti sono stati controllati anche i locali, oltre alle verifiche di tipo amministrativo. Qualche proprietario, però, ha giocato d'anticipo. Su alcune vetrine, infatti, sono apparsi dei manifestini con cui i gestori rendevano pubblico il divieto di accesso dei minori nelle ore della mattinata e per tutto l'arco della giornata, se non accompagnati dai genitori o da un familiare avente la maggiore età. E così, le segnalazioni allarmanti di alcuni genitori avrebbero trovato una prima risposta nell'immediato intervento dei "caschi bianchi". Purtroppo, non è la prima volta che in città si diffonde l'allarme per giovanissimi coinvolti in giri poco leciti, come quello dello spaccio di sostanze stupefacenti. Un paio di mesi fa a fare scalpore fu la notizia dell'arresto, poi commutato nei domiciliari, di un giovane operaio accusato di violenza carnale da una 17enne, frequentatrice di una sala giochi del centro. Le presunte molestie, secondo l'accusa, sarebbero state commesse proprio nel buio di un sottoscala, nel retro della sala. «Non ci sono spazi - accusa la signora Pina Salsano - per i nostri figli. Non ci sono idee e progetti per consentire loro di trascorrere in maniera sana e produttiva il tempo libero».
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