Tu sei qui: CronacaVia XXV Luglio, illegittime le multe con la foto
Inserito da (admin), lunedì 24 maggio 2004 00:00:00
Il Giudice di Pace dà ragione all'automobilista che passa con il rosso al semaforo e viene immortalato in flagranza di reato dalla macchina fotografica "killer" dei Vigili Urbani, nascosta in un apposito cassonetto metallico ai lati dell'incrocio di via Pasquale Sorrentino (altezza ponte nuovo di Pregiato). Una sentenza che, oltre alle ripercussioni di carattere giuridico sulla legittimità di tale rilevazione automatica, mette a rischio una fonte economica rilevantissima per il Comando cavese dei Vigili Urbani. Da quell'incrocio, infatti, arrivano i maggiori introiti per le casse del Comando, che rischiano di essere drasticamente ridimensionati se verrà rigettato il ricorso che il Comando della Polizia Municipale, di concerto con l'Uffico Legale del Comune, si appresta a fare. La vicenda ha preso il via sul finire dello scorso anno, quando un automobilista indisciplinato, ma tutt'altro che intenzionato a pagare la multa, ha inteso ricorrere al verbale arrivatogli a casa con la richiesta di pagamento di oltre 132 euro per essere passato con il rosso e la decurtazione di 6 punti sulla patente. Con sentenza del 3 maggio 2004 n. 825, il Giudice di Pace di Cava de'Tirreni ha affrontato, per la prima volta, la problematica relativa alla legittimità dell'utilizzazione dei dispositivi tecnici di controllo del traffico, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni in materia di circolazione stradale. «Il giudizio - afferma Andrea Di Nunno, avvocato dell'automobilista colto in flagrante - in particolare aveva ad oggetto la violazione degli articoli 146, comma 3, e 41, comma 11, del decreto legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 e successive modifiche, cui consegue anche la sanzione accessoria della decurtazione di 6 punti dalla patente. Si tratta, in buona sostanza, delle contravvenzioni che la Polizia Municipale applica, con l'utilizzazione di apparecchiatura fotografica, ai conducenti che attraversano con semaforo rosso l'incrocio di via XXV Luglio-Piazza Santoriello. Il ricorso è stato accolto sull'assunto che alcuna norma del Codice della Strada prevede l'utilizzazione di dispositivi tecnici e/o di mezzi tecnici per accertare tale violazione». Sono due le macchine fotografiche, una per senso di marcia, nascoste e non segnalate, che falcidiano centinaia di auomobilisti all'anno. «Nel ricorso è stato evidenziata - spiega Di Nunno - l'illegittimità di tali sanzioni per violazione del principio di legalità. Infatti, il Codice della Strada ed il regolamento prevedono l'utilizzazione dell'apparecchiatura elettronica solo ed esclusivamente per la rilevazione del superamento dei limiti di velocità e della violazione di cui all'articolo 148 del Codice della Strada. Tale tesi, peraltro, è condivisa dal Ministero dell'Interno, che con apposita circolare ha chiarito che è illegittimo l'impiego di dispositivi o di mezzi tecnici di controllo per accertare violazioni diverse dal superamento dei limiti di velocità e dei divieti di sorpasso». Al Comando dei Vigili Urbani, intanto, aspettano di leggere il dispositivo della sentenza per poi fare ricorso.
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