Tu sei qui: CronacaVia Onofrio di Giordano, sosta selvaggia
Inserito da (admin), martedì 6 aprile 2004 00:00:00
Ritornano le proteste dei residenti di via Onofrio di Giordano della Cava e di via Ragone. In via Onofrio di Giordano impazza il parcheggio selvaggio. Auto in doppia e tripla fila impediscono in alcune ore del giorno la normale viabilità. Pur essendo a ridosso del centro storico, e quindi in piena zona centrale della città, il parcheggio è libero e gratis. Per questo, sin dalle prime ore del mattino è una corsa alla caccia del posto da parte di commessi e commercianti del centro o dei residenti. Spazi occupati durante la giornata anche per il normale carico e scarico delle merci o per lo shopping. Ad accrescere il disagio anche la presenza di uno sportello bancario. Via Onofrio di Giordano è uno snodo importante per le zone alte orientali della città. Già nei mesi scorsi il problema era stato portato in Consiglio comunale dal consigliere Emilio Maddalo, che aveva chiesto sia l'intervento costante dei Vigili che la possibilità di rendere la via a senso unico. La strada è nata all'indomani degli anni Sessanta, con l'urbanizzazione di via Carlo Santoro e del territorio circostante. Ma è rimasto l'imbuto nell'incrocio tra via Onofrio di Giordano e via Carlo Santoro per i ritardi nella concessione dell'autorizzazione di abbattimento e ricostruzione di un fabbricato inabitato e pericolante. Se si aggiunge che sono in corso i lavori per la copertura del trincerone secondo lotto e la costruzione dei box in via Sala, ci si rende conto dell'estrema difficoltà viaria che il cittadino è costretto a subire. Solo in questi ultimi tempi si è provveduto ad un'illuminazione più idonea. «È una strada - afferma Vincenzo, coiffeur - dove insistono molti esercizi. Occorrerebbe un maggiore controllo e soprattutto una possibilità di poter parcheggiare, ma a tempo. È un problema di vivibilità». Via Ragone, invece, è solo un serpentone di circa 200 metri, con cooperative edilizie lungo i due lati. Non c'è alcun esercizio commerciale ed è l'accesso per chi viene dalla Statale 18 per San Lorenzo, San Pietro e l'Annunziata, con un marciapiede ristretto solo lungo un lato. «Quei 200 metri - dichiara Alfonso Gigantino - sono un invito a provare l'ebbrezza della velocità ed a scaldare i motori e rappresentano un vero pericolo per anziani e bambini. Il problema è stato rappresentato più volte. Forse si attende il morto per cominciare a pensarci. Per ora, sono stati investiti alcuni cani e gatti». La strada si conclude con una stretta curva e chi ha la sventura di trovarsi lungo via Sala rischia di trovarsi travolto senza accorgersene. Inoltre, al centro, tra l'incrocio di via Ragone e via Sala, sono state realizzate aiuole con panchine. Peccato, però, che le aiuole siano completamente circondate da auto parcheggiate sin dalle prime ore del mattino. Chi non trova posto in via Onofrio di Giordano si sposta a 50 metri lungo le aiuole.
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