Tu sei qui: CronacaVendita sanpietrini, la città spaccata
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 12 agosto 2010 00:00:00
E' polemica a Cava de’Tirreni dopo la decisione dell’Amministrazione Galdi di mettere in vendita i sanpietrini per ricavare i fondi da destinare alla riqualificazione delle strade cittadine.
Fermento soprattutto in casa Pd, con Nunzio Senatore, Pasquale Scarlino e Vincenzo Servalli che si dichiarano pronti a dare battaglia qualora il sindaco Galdi non decidesse di ritrarre la sua proposta. I tre esponenti del gruppo consiliare del Partito Democratico metelliano sono all’opera per la preparazione di una lettera da presentare ad Italia Nostra, alla Sovrintendenza ed al Ministero dei Beni Culturali, gli organi maggiormente indiziati ad avallare tale decisione.
Intanto Rosanna Miglionico, responsabile della sezione cittadina di Italia Nostra, fa sapere di aver già informato la presidenza regionale di categoria per la richiesta di un incontro con il sindaco Galdi in cui ottenere una delucidazione circa i punti nodali della sua proposta.
Sulla stessa scia l’ex delegato alla Viabilità durante la precedente Amministrazione Gravagnuolo, Nunzio Senatore, che ha disposto anche una raccolta di firme per la salvaguardia della memoria storico-culturale della città. In effetti, il principale timore degli “scontenti” è che si possa ripetere quanto verificatosi anni addietro con l’ex primo cittadino Eugenio Abbro, allorquando si decise di vendere il manto di porfido di Corso Mazzini e di Corso Umberto ad alcuni Comuni toscani.
Del tutto al di fuori della polemica, invece, i rappresentanti delle associazioni e del mondo dei diversamente abili, i quali già anni fa si erano fatti portavoce della necessità di abbattere le barriere architettoniche. Essi condividono la scelta del sindaco Galdi di puntare ad una viabilità più sicura. Sulla stessa scia anche l’ex esponente del Pd, Germano Baldi, che ha giustificato l'iniziativa come «una scelta a difesa della viabilità e della sicurezza».
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