Tu sei qui: CronacaVandali sui bus, svolta nelle indagini
Inserito da (admin), martedì 10 febbraio 2004 00:00:00
Li hanno visti scappare a bordo dei loro motorini, dopo che avevano ostacolato la corsa dell'autobus di linea con una lunga gimcana. Hanno memorizzato il numero di targa e le loro sagome. Hanno svelato tutto ai dipendenti del Cstp. Sarebbe questa l'indagine parallela, fatta da un gruppo di ragazzi (hanno anche loro poco più di 15 anni e girano in motorino), per scoprire gli autori dei raid teppistici registratisi nelle settimane scorse sui pullman del Cstp, nella corsa del sabato sera che da Viale Crispi porta a Santa Lucia e Sant'Anna. Al momento, le Forze dell'Ordine, impegnate per sgominare la banda di teppisti, smentiscono la notizia di possibili identificazioni. Ma il velo d'omertà che fino ad oggi ha coperto questi terribili episodi di vandalismo sembra essersi diradato. Stando ad alcune testimonianze, raccolte tra gli autisti del Cstp, due o tre ragazzi avrebbero fornito importanti elementi per riconoscere gli autori degli atti vandalici e delle continue ritorsioni ai danni degli stessi dipendenti. «Riporteremo agli investigatori tutte le notizie di cui siamo venuti a conoscenza», è il laconico commento. Il timore è di un'eventuale fuga di notizie che possa compromettere l'esito delle indagini, ma anche quello di esporsi in prima persona, con il rischio di rendere la situazione ancora più tesa. La task-force composta da Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani è al lavoro: sono state aumentate le pattuglie nella zona ed intensificati i controlli. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno anche raccolto le testimonianze degli autisti, che sono stati ascoltati negli uffici del Commissariato. «Ci hanno lanciato contro le pietre - hanno raccontato i dipendenti del Cstp - e non solo. Hanno minacciato anche i passeggeri». Ed alcune telefonate da parte di cittadini - che sono voluti restare nell'anonimato - giunte alla Stazione dei Carabinieri sembrano confermare queste versioni: balordi salgono sul pullman per danneggiare l'autobus, chiunque interviene viene minacciato, mentre l'autista non può fare nulla perché è impegnato alla guida. La prima denuncia risale a parecchi mesi fa. Un autista del Cstp denunciò l'episodio vandalico dopo che, al ritorno dell'ultima corsa Cava-Santa Lucia, i danni causati dai giovani (finestrini sfregiati, sediolini divelti) gli erano stati imputati come disattenzione. Da allora i raid si sono ripetuti, fino alla denuncia pubblica ed alla convocazione di un vertice che ha visto la partecipazione del sindaco Alfredo Messina, dell'assessore alla Sicurezza, Alfonso Laudato, e delle Forze dell'Ordine locali. La caccia ai teppisti si è fatta serrata. Ma non basta. Oltre al coordinamento interforze ed alla sbandierata politica della "tolleranza zero" ci vuole dell'altro. L'ipotesi della scorta al pullman di linea, anche nella sola serata di sabato, diventa un vero e proprio "lusso", vista l'esiguità degli organici delle forze di Polizia e dei Carabinieri. Il commissariato di Polizia ha organizzato un servizio di controllo, la scorsa settimana, ad opera di una volante. Ma ora si cercano anche soluzioni alternative, nell'ottica di un'adeguata attività di prevenzione. Tra le ipotesi suggerite dagli investigatori, quella della presenza sulla corsa "incriminata", oltre che dell'autista, anche di una o due unità di personale da utilizzare per il controllo dei biglietti ad ogni fermata, per evitare l'ingresso di viaggiatori malintenzionati.
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