Tu sei qui: CronacaVademecum contro i furti in abitazione
Inserito da (admin), venerdì 24 gennaio 2014 00:00:00
Il furto in casa è tra i peggiori e più sgradevoli reati, perché ci colpisce nell’intimità, aggredisce la sfera dei ricordi affettivi e può aumentare parecchio il nostro livello di ansia, incertezza e terrore, tant’è che il Legislatore, ben operando, ha aumentato le pene.
Seconda la mia modesta esperienza è bene tener presente questi - mi auguro - semplici, ma utili suggerimenti e ricordarsi che i ladri preferiscono quelle abitazioni dove risulta più semplice entrare, per cui proteggiamo al massimo le porte e le finestre del nostro focolare domestico, anche perché il furto in casa può facilmente trascendere in reati ben più gravi, violenze fisiche, rapine, violenze sessuali ed in casi gravissimi anche nell’omicidio.
Ecco, dunque, alcuni consigli utili, ai quali però va sempre aggiunta una buona dose di buonsenso. Secondo i dati Istat relativi agli anni scorsi, la maggior parte dei ladri entrano in casa non scassinando o forzando porte e finestre, ma con raggiri (10,6%) o approfittando della distrazione dei padroni di casa (42,6%) o del fatto che sia particolarmente semplice aprire la porta d’ingresso (5,1%). Si tenga, però, presente che i Georgiani sono abilissimi ad aprire tutte le porte, ivi comprese quelle blindate, specie se si dimentica di dare le cosiddette “mandate” o di inserire il fermo che blocca la porta quando si è in casa.
Nel 66% degli episodi, in casa non vi è nessuno al momento del furto, mentre per la restante percentuale i furti addirittura avvengono con le vittime in casa mentre dormono, adiuvate da sonniferi soporifici, o ancor più con destrezza senza addormentare le persone. È ovvio che questa metodologia rende il furto ancor più pericoloso, il tutto dovuto ad un risveglio improvviso, fortuito o per un rumore.
Sempre secondo dati ben precisi, inoltre, i ladri agiscono in genere ove ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti: ad esempio, un alloggio momentaneamente disabitato e privo di ogni sistema antifurto. Bisogna, quindi, proteggere al massimo la propria abitazione per costringere i ladri a desistere, rivolgendosi altrove.
Bisogna: conservare in un luogo sicuro fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, etc); fotografare gli oggetti di valore e riempire la scheda con i dati considerati utili in caso di furto, dimodoché, una volta ritrovati, è facile l’identificazione; cercare di conoscere i propri vicini e scambiarsi i numeri di telefono, per poterli contattare in caso di prima necessità.
Chi abita da solo non lo faccia per alcun motivo sapere a tutti, mettendo nome e cognome sulla targhetta del citofono, ma aggiunga altro nome e cognome o registri un messaggio al plurale nella segreteria telefonica. Controllare ai citofoni o alle porte se vi sono segni particolari sospetti. Se si vive in una casa isolata e se ne ha la possibilità, si adottino due cani, uno da appartamento anche di piccola taglia, ottimo nell’allertare i proprietari in casa, ed uno da guardia esterna di grossa taglia, facile però ad essere immobilizzato, se non addestrato.
Ecco come si può rendere un’abitazione il più sicura possibile. Rendere sicure porte e finestre: ideale è una porta blindata con serratura antifurto, blocco porta e spioncino.
Se si può, installare in casa un sistema antifurto elettronico, in collegamento diretto con più numeri telefonici, il 112 ed il 113 (Polizia e Carabinieri), e vetri antisfondamento.
In alternativa è sempre valido il ricorso alle grate, purché siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 centimetri, con asse tra le sbarre. Se l’interruttore della luce è all’esterno, proteggerlo con una cassetta metallica per impedire che qualcuno malintenzionato possa staccare.
Il vademecum continuerà nel prossimo articolo, nel quale saranno elencati altri consigli utili.
Avv. Alfonso Senatore, Presidente dell’Associazione “Città Unita”
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