Tu sei qui: CronacaUna petizione popolare per l'ospedale
Inserito da (admin), lunedì 29 aprile 2013 00:00:00
Il segretario di Rifondazione Comunista, Alfredo Senatore, ed il capogruppo Michele Mazzeo lanciano una petizione popolare al ministro della Salute per salvare l’ospedale cittadino. «Continuiamo la nostra battaglia per la difesa dell’ospedale - dichiarano Senatore e Mazzeo - ma vogliamo che tutta la popolazione sia sensibilizzata e coinvolta. Chiediamo, quindi, a tutte le associazioni del territorio di attivarsi per la raccolta delle firme».
Ecco la petizione:
«I sottoscritti cittadini del Comune di Cava de’ Tirreni si rivolgono a Lei per sollecitare la modifica del decreto 49, che prevede per il presidio ospedaliero del Comune di Cava de’ Tirreni zero posti letto. Questa decisione può sembrare sufficientemente giustificata dal fatto che, entro un raggio di pochi chilometri dal Comune di Cava de’ Tirreni, si trovano ben due altri ospedali.
Tuttavia, nel provvedimento di legge di cui si chiede la modifica, non si tiene conto del fatto che detti ospedali, già oggi, con il presidio ospedaliero di Cava de’ Tirreni ancora attivo, hanno grosse carenze di posti letto e difficoltà a dare una risposta concreta alla domanda di sanità proveniente dal proprio territorio di riferimento. Dal momento in cui a detti ospedali dovessero far riferimento anche i cittadini di Cava de’ Tirreni, che sono oltre 60mila, le difficoltà diventerebbero insormontabili e sicuramente si creerebbe un grave peggioramento della risposta alla richiesta di assistenza sanitaria soprattutto per le urgenze. Intendiamo sottolineare che la battaglia che stiamo portando avanti non è una battaglia di campanile, ma è esclusivamente rivolta a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, che sarà irrimediabilmente compromesso dalla scelta di chiudere l’ospedale.
Pur tuttavia i sottoscritti Le sottopongono un’ultima considerazione che, a loro parere, non è secondaria rispetto alle altre. Il primo ospedale della città di Cava de’ Tirreni, da cui deriva quello attualmente funzionante, è stato inaugurato alla fine del 1500 ed è uno dei più antichi d’Italia. Privare oggi una città delle dimensioni di Cava de’ Tirreni del suo nosocomio significa anche cancellare un pezzo importante della sua storia.
I sottoscritti, sicuri che la presente petizione avrà la sua attenzione, confidano nell’accoglimento della richiesta di modifica del decreto alla luce di una più attenta verifica delle condizioni sopra esposte».
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