Tu sei qui: Cronaca"Un osservatorio per tutelare le donne"
Inserito da (admin), giovedì 14 settembre 2006 00:00:00
L'ulteriore atto di violenza ai danni di una giovane, in una delle strade centrali della città, ha suscitato rabbia, sdegno e preoccupazione, accompagnati, però, da un invito a non drammatizzare, ma a lavorare perché cresca nella città una forte coscienza civica ed una reazione forte, ma composta. L'assessore Rossana Lamberti ha espresso la sua piena e convinta solidarietà alla giovane vittima e, attraverso lei, a tutte le donne che subiscono violenze di ogni tipo: «È un episodio che offende la città ed i cittadini tutti. Stiamo pagando in termini di credibilità e di civiltà un duro scotto alla violenza che sembra percorrere Cava. Rispetto a quest'ennesimo caso mi sento offesa come donna e come cavese. Ciò, tuttavia, non deve scoraggiarci, dobbiamo avere il coraggio di denunciare senza vergogna, far sentire la propria voce, prendere coscienza del problema e lavorare insieme con gli altri perché ci sia una risposta forte, corale e convincente. Come assessore, posso affermare che l'Amministrazione è particolarmente sensibile alla difesa dei diritti e della dignità della persona».
Teresa Sorrentino, ordinario di Geografia economica a Gragnano ed assistente al Suor Orsola Benincasa di Napoli, chiama all'azione la famiglia, la Chiesa, la scuola e le istituzioni: «Dove si annida la violenza, lì imperversano i sintomi del disagio, del disorientamento, della crisi dei valori fondamentali, quali la famiglia, il rispetto del prossimo, la carità. Purtroppo, in questo nostro "villaggio" la globalizzazione dei valori unificanti ed etici sembra aver ceduto il passo allo scetticismo, all'indifferenza, al vuoto ideologico. Dovranno essere questi valori, la famiglia, la scuola, le istituzioni recuperati, a farci superare il guado. Dobbiamo preoccuparci di non far spegnere nel cuore dei giovani di oggi e di domani la luce dei veri valori».
L'imprenditrice Assia Landi, la donna più votata alle ultime elezioni amministrative, lancia una campagna di sensibilizzazione: «Istituiamo un osservatorio permanente per la tutela dei soggetti più deboli, potremmo monitorare continuamente la vita della nostra comunità ed offrire le risposte idonee». Maria Rosaria Perdicaro, manager e presidente del Consorzio Ceramisti Cavesi, avverte il disagio della città ed invita tutti ad un'azione comune: «Registriamo con sofferenza lo scadimento di valori e la perdita di identità della città stessa. Indifferenza, sfrenato consumismo ed uno spietato egocentrismo sembrano regolare i rapporti umani. Sorveglianza, controllo del territorio sì, ma anche una grande azione di mobilitazione generale perché la città recuperi la propria storia, i propri valori. Così avremo una città di qualità».
Politici uniti: un piano comune per la sicurezza
Sulla violenza alle donne si va sempre più formando, da destra e da sinistra, un fronte unico. La città, attraverso le sue forze politiche, sociali ed economiche, reagisce ed auspica che tutti insieme lavorino per realizzare una vera città della qualità, dove il rispetto per l'altro sia alla base del vivere comune. Antonio Armenante, capogruppo di Rifondazione Comunista, particolarmente sensibile ai problemi sociali, ha lanciato la proposta di un centro antiviolenza e di una casa delle donne: «Rispetto ai vari tipi di violenza subite dalle donne, occorre, accanto a proposte specifiche, agire per affermare un percorso che investa la società civile e che miri ad un'inversione culturale tesa nel tempo al raggiungimento di due scopi: l'abbattimento degli ostacoli, della mentalità e dei luoghi comuni e la creazione di luoghi istituzionali in simbiosi con la società civile, ma soprattutto con le donne stesse a cui possano riferirsi».
Sulla stessa lunghezza d'onda i rappresentanti della Casa delle Libertà. «La violenza va sempre combattuta e riaffermato il valore della persona umana - afferma Carmine Adinolfi, consigliere provinciale e capogruppo consiliare di Forza Italia - La storia di Cava nel corso dei secoli ha sempre evidenziato lo spirito civile della sua comunità. Oggi, purtroppo, viviamo in un'epoca difficile, molte le cause e concause del degrado e della mancanza di valori. Dobbiamo lavorare tutti insieme. Indichiamo la nostra piena collaborazione su proposte che l'Amministrazione intenda mettere in atto per creare le condizioni di una città sicura e serena». Luigi Napoli di An chiede al sindaco un incontro per affrontare in termini forti il problema della sicurezza, riproponendo il tema di una Tenenza dei Carabinieri a Cava.
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