Tu sei qui: CronacaUn'illusione lunga 10 giorni
Inserito da (admin), mercoledì 2 luglio 2014 00:00:00
In pieno svolgimento la III edizione della “Settimana Rinascimentale”. 10 giorni di spettacoli, giochi equestri, tornei e rappresentazioni teatrali. 10 giorni nei quali Cava de’ Tirreni è ammantata da una magica atmosfera rinascimentale. 10 giorni in cui sembra davvero di vivere nella “Città del Folklore”.
Già, 10 giorni. E gli altri 355? Più che del Folklore potremmo definirli i dì del “rossore”. Il rossore della vergogna per la mortificazione di un patrimonio umano ineguagliabile. Una risorsa preziosa, trasformata in una zavorra fastidiosa. Un potente attrattore turistico, mutato in un catalizzatore di polemiche e lamenti. Forte di migliaia di esponenti, ricercato dappertutto, l’universo folkloristico cittadino è apprezzato ovunque. Tranne che in “patria”.
Ci auguriamo che tra le migliaia di spettatori che affollano lo stadio o il centro cittadino per assistere agli eventi più attesi non ci siano coloro che per tutto l’anno si dolgono del rullo dei tamburi, degli squilli delle trombe e del volteggiare delle bandiere, che rappresentano la troppo “fastidiosa” e “rumorosa” essenza degli allenamenti folkloristici.
Ce lo auguriamo, perché altrimenti bisognerebbe spiegare ai “lamentini” che nulla nasce per caso o per magia. Che una qualsivoglia esibizione va provata e riprovata. Che spettacoli come quelli offerti dai sodalizi cittadini sono il frutto di 355 giorni di allenamenti, propedeutici agli apprezzati show della “10 giorni” rinascimentale.
Ma in fondo la colpa non è (almeno tutta) dei “lamentini”. Né può esserla degli attori del Folklore. Con le due fazioni protagoniste di una sterile “guerra tra poveri”. Le responsabilità sono cristalline. E risalgono a vari lustri addietro, per poi riproporsi puntualmente anno dopo anno. Amministrazioni comunali, dove siete state finora? Di destra o di sinistra, una prerogativa le ha tutte accomunate: l’immobilismo in materia. Non è più tollerabile che nella “Città del Folklore” il Folklore non abbia i suoi spazi, vitali per la sopravvivenza.
L’impegno in prima persona per la regolarizzazione dei pistoni, l’ideazione della “Settimana Rinascimentale”, il progetto di una Fondazione che riunisca tutte le associazioni folkloristiche: Marco Galdi è sicuramente tra i meno colpevoli di questa situazione. Per aver almeno smosso le acque di una palude per anni stagnante. Ma, caro sindaco, prima di qualsiasi ulteriore iniziativa, occorre dare una “casa” al Folklore made in Cava. E bisogna farlo in fretta. Altrimenti la “Settimana Rinascimentale” continuerà ad essere un’effimera illusione. Destinata a svanire dopo 10 giorni.
Lello Pisapia (tratto da “Carpe Diem…”, periodico a cura dell’Associazione storico-culturale “Archibugieri SS. Sacramento”)
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