Tu sei qui: CronacaUn corteo di dolore dall'ospedale al cimitero
Inserito da (admin), venerdì 14 ottobre 2005 00:00:00
«A quella festa proprio non voleva andarci, perché come suo solito avrebbe preferito studiare fino a tardi. Ma per lei i compagni degli Scout erano come una famiglia. Era impossibile dire di no». A parlare è il papà di Paolo, il fidanzato di Anna Musco. È fermo sull'androne dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo", a pochi passi dalla camera ardente dove giace la salma di Anna. «Vestita con la divisa degli Scout sembra ancora più piccina», dice uno degli infermieri che ha voluto darle l'ultimo saluto. Anna è stata trasportata in ospedale dai medici del 118 e dai volontari della Croce Bianca, che hanno tentato di tutto per salvarla. Al Pronto Soccorso è giunta in arresto cardiaco. I medici sono riusciti a rianimarla, ma il suo cuore ha ceduto prima che potesse essere trasferita a Nocera. «Mio figlio sta arrivando da Roma - dice il papà di Paolo - è arruolato nell'esercito. Non so quali parole trovare per potergli dare un po' di conforto. Era una ragazza tanto assennata. Frequentava il Liceo Classico ed era molto studiosa. L'altra sera era venuta a Cava insieme ai suoi compagni degli scout. Era una loro abitudine: quando c'era qualcosa da festeggiare, andavano all'Officina. Ora siamo tutti distrutti, anche la mamma del ragazzo che compiva gli anni non sa darsi pace. Continua a piangere». Ieri gli amici hanno fatto la spola tra l'ospedale ed il cimitero, dove si trovava la salma di Piera De Blasio, la studentessa 19enne morta sul colpo: «Erano grandi amiche, non si separavano mai».
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