Tu sei qui: CronacaTruffe agli anziani, allarme rosso
Inserito da (admin), mercoledì 4 aprile 2007 00:00:00
Signore eleganti, con tanto di targhettino di riconoscimento, si sono presentate alla porta di casa di numerosi cavesi e, dietro il rilascio di cataloghi fotocopiati e fatture false, hanno chiesto donazioni per un'associazione per la ricerca e l'assistenza dei malati terminali. E così, con il vecchio trucco delle raccolte a scopi benefici, sono riuscite a spillare dalla tasche dei malcapitati decine e decine di euro. Ad insospettire le vittime è stato proprio il depliant rilasciato al momento della donazione, che riferiva il nome dell'associazione e come centri di provenienza alcuni Comuni dell'area vesuviana.
«Di fronte alle richieste per una buona causa è difficile dire di no - dice una signora residente nelle zona di Dupino - Per questo abbiamo fatto l'offerta senza porci tante domande e senza chiedere garanzie». Solo dopo sarebbero sorti i dubbi. «Quando è rientrato mio marito - racconta - abbiamo pensato di leggere il foglietto che avevano rilasciato, era evidente che si trattava di un falso. Non abbiamo perso tempo ed abbiamo segnalato il caso ai Carabinieri della Stazione locale, ai quali abbiamo fornito tutte le indicazioni per eseguire delle ricerche». Purtroppo, non si tratterebbe di un episodio isolato.
«Siamo alle solite. In questo periodo dell'anno, accanto alle raccolte contro il cancro attivate da associazioni serie - dice Giuseppe Salsano, presidente dell'associazione "Ordine e quiete" - scendono in campo tanti truffatori. Le Forze dell'Ordine non possono fare molto per arginare questi fenomeni. La cosa che ripeto sempre è che in questi casi devono essere gli stessi cittadini ad affinare le armi. Prima di tutto chiedendo garanzie, come un semplice documento di riconoscimento, e poi segnalando immediatamente i casi sospetti alla Polizia Municipale. La segnalazione, però, deve essere immediata».
Le raccolte per la ricerca scientifica non sarebbero l'unico espediente utilizzato dai truffatori. Secondo il presidente Salsano, in questi giorni in città ci sarebbero stati altri raggiri: «Venerdì scorso ho avuto delle segnalazioni relative a viaggi e pellegrinaggi religiosi pubblicizzati con volantini e manifestini da fantomatiche associazioni ed agenzie di viaggio». Come raccontato dallo stesso Salsano, queste agenzie propagandavano un tour religioso con meta Assisi e/o Pietrelcina dal costo di soli 9 euro, una spesa irrisoria che nascondeva il raggiro. «Coloro che hanno fatto le sottoscrizioni credevano di pagare per il viaggio solo 9 euro - precisa il presidente Salsano - ed invece si sono ritrovati a pagare dai 250 ai 300 euro, con una vistosa differenza rispetto al prezzo concordato».
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