Tu sei qui: CronacaTruffa bidello, chiesto il riscontro fotografico
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 5 febbraio 2010 00:00:00
Antonio Faiella, 53enne bidello cavese, era stato arrestato tempo fa per truffa, ricettazione e falso e poi rimesso in libertà. L’uomo, che secondo l’accusa avrebbe ottenuto un mutuo da una banca salernitana esibendo il documento di riconoscimento di una persona deceduta, potrebbe essere sottoposto a riscontri fotografici.
In particolare, le sue presunte vittime potrebbero essere chiamate a riconoscerlo attraverso una fotografia. La richiesta è arrivata proprio dagli avvocati di Faiella, Alfonso e Marco Senatore, che, dopo aver ottenuto la rimessa in libertà del loro assistito, hanno chiesto il riscontro con le persone coinvolte nella presunta truffa, cioè la famiglia salernitana che aveva venduto il terreno, il notaio ed i dipendenti della banca salernitana che avrebbero accordato il prestito.
Secondo i due legali, che non hanno mai creduto alla colpevolezza di Faiella, il mancato riconoscimento del bidello nelle fotografie non farebbe altro che confermare la sua innocenza.
Secondo la ricostruzione dei fatti da parte dei Carabinieri, Faiella aveva acquistato un’abitazione in provincia di Avellino, truffando i venditori ed una famiglia di Salerno. Inoltre, era riuscito ad ottenere un mutuo ipotecario di 200mila euro da una banca salernitana. Tutto ciò attribuendosi la falsa identità di una persona deceduta.
Nel frattempo, l’attenzione dei Carabinieri sembra essersi focalizzata proprio sugli impiegati della banca e sullo studio notarile dove sono state eseguite le operazioni oggetto della truffa, allo scopo di accertare eventuali complicità.
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