Tu sei qui: CronacaTrincerone, scende in campo Cirielli
Inserito da (admin), martedì 1 ottobre 2013 00:00:00
«Ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray, per sapere quali provvedimenti ritenga opportuno adottare per addivenire ad una rapida e definitiva soluzione per il completamento del Trincerone ferroviario di Cava de’ Tirreni». Lo annuncia Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio.
«Una soluzione - scrive - che tenga in debito conto le precipue finalità pubbliche dell’opera e le non meno importanti tutele paesaggistiche, individuando eventuali responsabilità nella condotta della Soprintendenza, che a tutt’oggi non consente il riavvio dei lavori».
«Si tratta - spiega Cirielli - di un’opera che la città attende da anni quale soluzione ai suoi problemi di viabilità e di vivibilità, con la previsione di grandi spazi verdi ed una serie di strutture funzionali alla fruibilità della cittadinanza. Il completamento del Trincerone ferroviario rappresenta, inoltre, un’importante occasione di rilancio anche occupazionale per tutta la città».
«Nel 2012 - conclude - ero stato largamente rassicurato prima dal ministro per i Beni e le Attività culturali pro tempore, Lorenzo Ornaghi, e poi dal segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali sull’esito positivo della vicenda, seppure non in tempi rapidi, posta la complessità della stessa. Numerose sono state le riunioni tecniche, anche a livello regionale, a seguito delle quali si è addivenuti ad un consolidato orientamento favorevole a risolvere l’annosa situazione in maniera sostenibile. Nonostante le rassicurazioni ottenute, ad oggi la vicenda non ha ancora visto alcun esito».
Ufficio Stampa On. Edmondo Cirielli
La Cisal Salerno: «Sbloccare immediatamente la situazione»
«Sbloccare immediatamente la situazione». A dirlo il responsabile provinciale della Cisal Salerno, Giovanni Giudice, in merito allo stop dei lavori di riqualificazione del Trincerone di Cava de’ Tirreni.
«Il settore non può soffrire ulteriormente i disagi di uno stato di paralisi del cantiere del Trincerone di Cava de’ Tirreni. I primi a pagare saranno i lavoratori, dato che gli esercizi commerciali non riescono più a svolgere la loro normale attività lavorativa a causa della chiusura del ponte, che ha comportato un minore afflusso della clientela. A preoccupare è la tenuta del settore, i primi a pagare le conseguenze dei disagi e della crisi del comparto sono i dipendenti. In situazioni difficili come queste, tutti gli Enti preposti devono intervenire celermente per sbloccare la situazione, Cava de’ Tirreni non può soffrire per le lungaggini burocratiche», è il monito di Giudice.
«La chiusura in questa primavera della strada che collega Cava de’ Tirreni con Salerno aveva già dato un colpo durissimo al commercio ed ai cittadini. Non si può rimanere in balìa della burocrazia mentre il settore muore. Adesso dobbiamo aggiungerci anche l’aumento dell’aliquota Iva, che sarà una mannaia per quanti fino ad ora hanno resistito in questo periodo difficilissimo. I disagi del commercio si ripercuotono sui dipendenti. Meno soldi uguale meno lavoratori. L’aumento dell’Iva sarà un colpo duro in termine di posti di lavoro, anche se ci auguriamo di no. Se non viene rifinanziato il decreto sulla cassa in deroga, se si aumenta l’aliquota Iva, si ipotizza un calo di vendite, dove i primi a rischiare saranno i lavoratori», ha concluso il responsabile provinciale della Cisal.
Ufficio Stampa Cisal Terziario Salerno - Luca Marrazzo
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