Tu sei qui: CronacaTreno soppresso, pendolari in rivolta
Inserito da (admin), mercoledì 27 giugno 2007 00:00:00
n'altra storia di "ordinario" disservizio. Sotto accusa ancora una volta Trenitalia spa. A denunciare l'ennesimo cattivo funzionamento del trasporto ferroviario, sulla tratta Nocera Superiore-Cava-Vietri Sul Mare, è Vito Luciano, segretario provinciale trasporti Filt Cgil, con una missiva rimessa al responsabile dei trasporti locali di Trenitalia, Ferdinando Gambardella.
L'episodio verificatosi ieri mattina è solo l'ultimo in ordine di tempo ed ha quasi dell'incredibile. Alle 7.54 viene annunciato dall'altoparlante della stazione ferroviaria di Nocera Superiore che il treno 3381 per Eboli via Cava è stato soppresso, senza spiegare la motivazione. I viaggiatori, per lo più pendolari, sono stati costretti a salire sul treno successivo (8183), in transito per Nocera Superiore alle 8.15, e naturalmente già super affollato. Giunto nella stazione metelliana, il convoglio doveva prendere a bordo i pendolari del treno precedente, che era stato soppresso, e gli abituali passeggeri del treno in partenza alle 8.21.
Impresa naturalmente ardua, perché il convoglio era affollatissimo ed i passeggeri stipati nelle carrozze come sardine. In pochi sono potuti salire e per protesta numerosi pendolari hanno ritardato la partenza del treno di circa mezz'ora, mentre il personale di terra della stazione ferroviaria cavese cercava di calmare gli animi, assicurando a breve l'arrivo di un altro convoglio. Solo dopo circa mezz'ora il treno è ripartito, giungendo nello scalo ferroviario del capoluogo con circa un'ora di ritardo. Imbestialiti naturalmente i pendolari, che sono giunti al loro posto di lavoro con molto ritardo.
Il treno che è stato annunciato come soppresso, a detta di Vito Luciano, sembra però non essere stato soppresso, ma "deviato" attraverso la galleria Santa Lucia, bypassando le stazioni di Nocera Superiore, Cava e Vietri sul Mare, perché mancante di spinta di trazione, trattandosi di un mezzo utilizzato dalla metropolitana. Analoga problematica si verifica anche sulla tratta all'inverso (Salerno-Vietri sul Mare-Cava-Nocera Superiore). Spesso molti convogli, giunti alla fermata "Duomo" di Salerno, sono costretti a tornare alla stazione di partenza per la stessa motivazione ed a pagarne le spese sono sempre gli utenti.
«Siamo giunti al colmo di una situazione ormai non più sostenibile - afferma il segretario Luciano - i disservizi sulla tratta Salerno-Cava-Vietri e Nocera Superiore sono quasi quotidiani e, nonostante le continue proteste civili dei cittadini, ancora una soluzione a tali problematiche non è stata trovata». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Comitato Pendolari Cavesi, con i suoi ben 140 iscritti.
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