Tu sei qui: CronacaTreni soppressi, i pendolari si rivolgono al prefetto
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 4 luglio 2002 00:00:00
È silenzio di fronte alle proteste delle centinaia di lavoratori pendolari, penalizzati dall'improvvisa soppressione dei treni sulla linea Napoli-Salerno, via Cava (nella foto, la stazione metelliana). Una lettera aperta indirizzata al prefetto, con oltre 200 firme, prova a rompere il muro di indifferenza. «Eccellenza, non viaggiamo per svago, ma per dovere. Chiediamo che vengano rese appena sopportabili le condizioni di vita». Una situazione resa ancora più disagevole dai ritardi ricorrenti dei treni e dal caldo. «Le Ferrovie non si sono limitate a ridurre il servizio - continua la lettera - ma bruscamente ed immotivatamente hanno interrotto ogni collegamento diretto con le numerose stazioni precedentemente servite. Gravissimo il disagio dalle 6.30 alle 8. Gravissimo anche che nessun amministratore locale abbia fatto sentire la sua voce. Non chiediamo la luna, ma che vengano ripristinati alcuni collegamenti, prima esistenti, nella fascia oraria dalle 7 alle 7.12. Purtroppo, siamo inermi e ci sconforta il pensiero che non è tempo di elezioni». Intanto, dopo l'intervento della delegazione cavese dell'Unione Nazionale Consumatori, che ha chiesto la convocazione di una conferenza di servizi, è scesa in campo anche Maria Rosaria Attanasio, difensore civico di Nocera Inferiore.
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