Tu sei qui: CronacaTre anni e mezzo di reclusione per Gulmo
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 8 marzo 2002 00:00:00
Fingendosi carabiniere, mise a segno due rapine ed un furto, sempre a mano armata, tra l'estate del '99 ed il febbraio del 2000. Oltre un milione ad un anziano, motorino, zainetti, telefoni cellulari, catenine d'oro a due ragazzi, che picchiò minacciandoli con la pistola, un autocarro: tutto a Cava de' Tirreni, la sua città natale. Bruno Gulmo (nella foto) è stato condannato ieri mattina alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione dal giudice Maria Teresa Belmonte, davanti alla quale si è tenuto il processo con rito abbreviato. La pena richiesta dal pm Cassaniello era di 6 anni, ma il giudice ha accolto le istanze dell'avvocato difensore Pier Luigi Spadafora. I reati per i quali Gulmo è stato processato sono rapina e lesioni personali aggravate. Il primo episodio, sul quale indagò il sostituto procuratore della Repubblica Mariella de Masellis, era stato commesso il 27 agosto del '99. In concorso con una persona non identificata, si finse carabiniere e si impossessò di un milione e centomila lire entrando nella casa di un anziano con la forza, e lì prese i soldi dal portafogli dell'uomo, che non era in grado di difendersi. Il secondo episodio risale a quattro giorni dopo, il 31 agosto, quando aggredì con la pistola due ragazzi, cui rubò tutto ciò che avevano addosso, compreso il motorino sul quale stavano viaggiando. Per questo episodio Gulmo era stato accusato anche di detenzione e porto d'arma abusivi e di lesioni personali aggravate. I ragazzi furono, infatti, colpiti alla testa col calcio della pistola e, in ospedale, vennero giudicati guaribili in tre giorni. C'è, poi, un terzo episodio, del 9 febbraio 2000, quando Gulmo rubò un autocarro Fiat Scudo. Ieri mattina il giudice ha deciso la condanna a tre anni e sei mesi. L'uomo, che oggi ha 42 anni, è già detenuto agli arresti domiciliari.
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