Tu sei qui: CronacaTornano a Cava i bassorilievi ‘francescani'
Inserito da (admin), mercoledì 24 settembre 2003 00:00:00
In mattinata, nella cappella del complesso monumentale di S. Maria del Rifugio, sono stati riconsegnati al sindaco Messina dal tenente Lorenzo Marinaccio, comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale dell'Arma dei Carabinieri di Napoli, quattro bassorilievi che adornavano la vera del pozzo del chiostro dell'ex Convento francescano. Le fornelle furono trafugate nella notte del 3 gennaio del 1985. Il complesso di Santa Maria, come l'annessa Chiesa di San Francesco, subì gravi danni in seguito al sisma dell'80 e per anni fu oggetto di saccheggi. Il più grave fu quello dei pannelli che ricoprivano la vera del pozzo. Al centro il chiostro, caratteristica dei complessi conventuali del Rinascimento, ha conservato la sua architettura. Ancora oggi si presenta a pianta quadrata e simmetrico. Al centro del chiostro una cisterna grande per l'acqua piovana, la cui vera, di forma ottagonale, era rivestita da bassorilievi di marmo scolpiti nel 1595 e raffiguranti santi e sante dell'Ordine francescano. Trafugati nell'85, oggi quattro bassorilievi tornano a casa. Allora, fu una perdita di rilievo dal punto artistico, ma anche sentimentale, per i cavesi ed in particolare per i padri francescani. «Un ritorno gradito, che coincide con le festività che la Comunità francescana - ha affermato padre Luigi Petrone - ha iniziato per la ricorrenza di San Francesco. Una parte di noi è tornata a Cava». Viva soddisfazione a Palazzo di Città: «Sapevamo che i reperti erano stati recuperati in provincia di Catania e più volte avevamo sollecitato il ritorno. Oggi finalmente ci sono stati restituiti. Per la città di Cava è come se tornasse un pezzo della sua storia». La storia dell'ex Convento dei Francescani e dell'annessa monumentale Chiesa coincide con quella della "Universitas de la Cava". Lì, in quella chiesa, si tennero le prime assemblee. Lì fu disegnato il destino della città.
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