Tu sei qui: CronacaTirocini formativi per il reinserimento sociale
Inserito da Luciana Mancusi (admin), mercoledì 25 febbraio 2009 00:00:00
Nella conferenza stampa svoltasi questa mattina presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’Tirreni, i rappresentanti del Piano di Zona Ambito S3 hanno presentato ed illustrato il progetto “Orienta il Lavoro”. Un’importante iniziativa a scopo sociale che prevede tirocini formativi e laboratori di lavoro per il reinserimento nella società di persone con un passato da tossicodipendenti ed alcoldipendenti.
Titolare del progetto è il Piano Sociale di Zona del Distretto Sociale S3 Cava-Costiera Amalfitana (Comune capofila Cava de'Tirreni). Partners del progetto sono l'ASL SA1 - Ser.T. Cava de'Tirreni ed il Patto Territoriale "Costa d'Amalfi". Soggetto attuatore è l'ASL SA1-Ser.T. Cava de'Tirreni per l'individuazione e selezione dei destinatari.
Il tirocinio, che riguarda 8 borsisti, durerà 8 mesi per complessive 1.020 ore di formazione. L’azienda ospitante riceverà un contributo pari a 2.000 euro quale indennizzo per il tutoraggio interno, mentre ai beneficiari saranno versati circa 500 euro mensili.
Alla conferenza sono intervenuti il sindaco di Cava, Luigi Gravagnuolo, l’Assessore alle Politiche Sociali, Michele Coppola, il Responsabile Ser.T. di Cava de'Tirreni, Ciro Armenante, il sociologo e coordinatore Servizi per le dipendenze dell’Ambito S3, Ciro Annichiarico, l’imprenditore Costantino Turino della ceramica "Fornace della Cava" ed il presidente della Cooperativa Sociale “La Fenice”, Pasquale Senatore. A moderare gli interventi l’addetto stampa Silvia Lamberti.
«Abbiamo riscontrato - ha dichiarato il sindaco Gravagnuolo - una spiccata sensibilità sociale in molte aziende, pertanto voglio esprimere un sentito ringraziamento a tutte quelle imprese che perseguono una mission non solo di profitto, ma anche sociale, offrendo la propria disponibilità a favorire l’integrazione socio-culturale dei soggetti disagiati».
«Crediamo molto - ha sottolineato l’assessore Coppola - in questo progetto e, confidando nei risultati raggiunti con un’analoga iniziativa lo scorso anno, pensiamo di potenziare questo tipo di attività candidandoci ai finanziamenti previsti dalla programmazione 2007-2013 FSE della Regione Campania sull’Asse 3 per l’inclusione sociale».
Senza nascondere le difficoltà incontrate nell’individuazione dei borsisti, il dott. Ciro Armenante ha aggiunto: «Questo progetto si inserisce tra le attività di alto profilo, perché è uno dei pochi in Italia che ha come mission la riabilitazione del paziente alla fine del piano terapeutico. Diagnosi, cura e reinserimento sociale alla fine del percorso terapeutico sono i delicati compiti del Ser.T. Non solo disintossicazione, ma anche inclusione sociale. Tutto ciò, quindi, lascia comprendere il grado di difficoltà a reperire soggetti che avessero i requisiti necessari».
«Abbiamo svolto un lavoro diretto - ha spiegato il dott. Annichiarico - un vero e proprio faccia a faccia con gli imprenditori del Piano di Zona, raccontando il vissuto di questi ragazzi e chiedendo loro di accompagnare tale percorso di reinserimento sociale. Le imprese hanno risposto in modo positivo, creando così una rete di solidarietà sul territorio».
Nella seconda parte della conferenza Costantino Turino e Pasquale Senatore, con la loro testimonianza, hanno sottolineato la bontà dell’iniziativa, che «offre a queste persone nuove strade, perché sfruttando l’occasione dei laboratori potranno acquisire esperienze e formazione da poter utilizzare in futuro nel mondo lavorativo».
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