Tu sei qui: CronacaTifo violento, alla sbarra 8 ultrà
Inserito da (admin), mercoledì 19 ottobre 2005 00:00:00
Erano stati arrestati nel corso degli scontri scoppiati dopo la partita tra Cavese e Juve Stabia. Ieri per gli 8 ultrà della Cavese, tutti scarcerati, è iniziato il processo che li vede imputati a vario titolo, con le accuse di lesioni e resistenze a pubblico ufficiale. Si sono presentati dinanzi al giudice: Pasquale Esposito, 26 anni; Andrea Milite, 21 anni; Antonio Di Masullo, 29 anni; Angelo D'Amico, 29 anni; Massimo Violante, 29 anni; Luigi Siani, 28 anni; Raffaele De Pascale, 21 anni; Francesco Memoli, 22 anni. La prima udienza è stata rinviata al prossimo 15 novembre. Già ieri mattina è stato presentato il fitto elenco di audizioni. Nel corso della prossima seduta i primi ad essere ascoltati saranno gli agenti del Commissariato locale di Polizia impegnati nel servizio d'ordine. Secondo la Polizia, nel perimetro di strada tra via Vittorio Veneto ed il Viale degli Aceri si sarebbe consumata la "battaglia" più feroce. Approfittando della presenza di un cantiere, i teppisti avrebbero recuperato le armi: pietre, mazze, cartelli segnaletici in ferro. Gli 8 ultrà furono arrestati in via Palumbo. Fin dalle prime ore dopo il fermo, i legali (gli avvocati Enrico Farano, Roberto Lanzi, Alfonso e Marco Senatore) rigettarono ogni accusa, contestando la ricostruzione avanzata dalla Polizia. Gli 8 fermati, che non appartenevano a gruppi di tifo organizzato, avrebbero raccontato di essersi trovati coinvolti loro malgrado in una delle cariche della Polizia nei pressi della villa nuova. Avrebbero riferito, nel corso dell'interrogatorio, di voler recuperare le loro auto, parcheggiate in una traversa adiacente alla Statale 18, e di essersi rifugiati nel portone di un palazzo, ove poi sono stati arrestati.
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