Tu sei qui: CronacaTestamento Margadonna, al via la causa
Inserito da (admin), venerdì 4 febbraio 2005 00:00:00
Prima udienza, ieri mattina al Tribunale di Salerno, per l'eredità di Adolfo Margadonna, contesa tra i frati del Convento di San Francesco, il veterinario Emilio Maddalo e la cugina del defunto, Amalia Baldi. La seduta si è arenata sulla competenza del Tribunale nel giudicare la causa intentata dalla cugina, l'erede più prossima dopo la rinuncia dell'altro cugino, Elio Baldi. Ora si aspettano le decisioni del giudice: continuare le udienze a Salerno o spostare tutto alla Sezione distaccata di Cava. La querelle ebbe inizio subito dopo la morte di Adolfo Margadonna, avvenuta il 1° marzo 2002, e la lettura del suo testamento olografo. La parte contesa è soprattutto quella che fa riferimento ai buoni postali, per un valore nominale di 295.892 euro, che oggi potrebbero valere, tra interessi e rivalutazioni, quasi 450mila euro. L'appartamento di proprietà, invece, fu donato al Convento e con il ricavato della sua vendita i frati hanno posto un'altra pietra per la ricostruzione della terremotata basilica. Da uomo solo, Margadonna pensò anche ai suoi amici cani, destinando le liquidità ed i depositi bancari e postali per la realizzazione di una fondazione che avesse cura di loro, affidando il compito all'amico veterinario Emilio Maddalo, che oggi, con la "Fondazione Margadonna", assiste tre canili e circa 160 cani. Il primo ad opporsi fu il cugino Elio, che però rinunciò dopo una sentenza negativa del Tribunale. Ora è subentrata la sorella Amalia, che rivendica appartamento e soldi.
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