Tu sei qui: CronacaTerremoto in mare avvertito in Calabria: epicentro accanto a vulcano Marsili
Inserito da (ilvescovado), sabato 29 ottobre 2016 08:10:32
Si fanno sentire anche a distanza gli effetti dello spostamento degli appennini verso il mare. Ieri sera una scossa di terremoto di magnitudo 5.7, alle 22:02, ha colpito il basso Tirreno, tra Napoli e Palermo, a pochi chilometri dal vulcano Marsili, il "mostro" sommerso nel cuore del Mediterraneo. Nonostante la profondità dell'epicentro (474km), le onde sismiche sono state avvertite lievemente anche in superficie, specie in Calabria. Nessun danno.
Tutti i fenomeni sismici che si stanno susseguendo in Italia sono legati al movimento degli Appennini, che si abbassano verso il Mar Tirreno, mentre tutta la dorsale montuosa viene piegata e spinta verso l'Adriatico (che tra milioni di anni si chiuderà sotto la pressione della placca africana che appunto spinge verso nord est quella europea).
A placare gli animi ci pensano gli esperti, che specificano che nonostante il vulcano sia interessato da un'attività idrotermale e da una attività sismica legata ad eventi di fratturazione superficiale e a degassamento, non ci sarebbe il rischio di uno tsunami.
«In caso di eruzione sottomarina - spiega il sismologo dell'Ingv Guido Ventura - a profondità di 500-1000 metri sul Marsili, l'unico segno in superficie sarebbe l'acqua "che bolle" legata al degassamento e galleggiamento di materiale vulcanico (pomici) che rimarrebbe in sospensione per alcune settimane (come accadde per l'eruzione del 10 ottobre 2011 al largo dell'isola di El Hierro alle Canarie). Il rischio associato a possibili eruzioni sottomarine è quindi estremamente basso, e un'eruzione a profondità maggiore di 500 metri comporterebbe probabilmente soltanto una deviazione temporanea delle rotte navali».
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