Tu sei qui: CronacaTerremoto: in ginocchio l'industria del prosciutto di Norcia. Acquistarlo è un aiuto concreto
Inserito da (ilvescovado), mercoledì 2 novembre 2016 14:13:47
Non ci sono solo i frammenti delle opere architettoniche ultracentenarie tra le macerie del terremoto a Norcia, ma anche il frutto del lavoro dell'uomo, quello svolto con competenza e passione. In questi giorni di disperazione a lanciare un appello è Valentina Fausti, che produce ottimi salumi di Norcia.
«Non ci è rimasto assolutamente nulla, - ha spiegato ai giornalisti - abbiamo perso tutto, ci servono acqua e recinti per gli animali. Facciamo uno tra i prosciutti migliori del mondo e nessuno ci aiuta».
Si stimano in almeno 2 milioni di euro i danni subiti da Valentina, che ora sta cercando di vendere duecento cosce del suo prosciutto, il maiale brado di Norcia, a circa 300 euro ciascuna, nel minor tempo possibile. Valentina, come tanti norcini, lavora le carni del maiale con le antiche tecniche che già gli scrittori latini Varrone e Columella hanno descritto nei loro libri. Non a caso i prosciutti e i salumi di Norcia sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, fino anche alla Casa Bianca. Ma i quattrocento maiali che possiede, adesso, rischiano di essere attaccati dai lupi, perché privi dei recinti.
A caratterizzare i salumi norcini, in primo luogo, le condizioni di allevamento degli animali all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove pascolano liberi nutrendosi di ghiande e mandorli e si dissetano con acqua sorgiva priva di cloro. Poi la lavorazione, le cui fasi devono seguire standard rigorosi. Alla fine la coscia dovrà presentare un colore rosso o rosato, emanare il tipico profumo speziato ed avere un gusto sapido ma mai eccessivamente salato. Quindi, il prosciutto potrà ricevere il marchio con la sigla IGP (indicazione geografica protetta).
Il prosciutto di Norcia, però, è a rischio. Non solo quello già prodotto, ma anche quello che dovrà essere prodotto. Proprio per questo c'è bisogno di aiuti. Mai come adesso è importante scegliere di acquistare i salumi norcini e siamo certi che, già com'è avvenuto per il Parmigiano nel 2012 e per la pasta Rummo nel 2015, gli italiani saranno pronti a dare concretamente una mano.
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