Tu sei qui: CronacaTempo pieno, appello di genitori e dirigenti
Inserito da (admin), mercoledì 21 marzo 2007 00:00:00
Due Italie, una sola a tempo pieno
Al Presidente del Consiglio Romano Prodi - Al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni - Al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Alberto Bottino - Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno Luca Iannuzzi - Al Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino - Al Presidente della Provincia di Salerno Angelo Villani - Ai Sindaci di Salerno, Cava de'Tirreni, Montecorice, Torre Orsaia, Vallo della Lucania, Pontecagnano, Ceraso, Ogliastro Cilento, Postiglione, e relativi Assessori all'Istruzione
Il 10 marzo scorso nove Istituti scolastici della Provincia di Salerno si sono visti negare, dall'Ufficio Scolastico Provinciale, l'autorizzazione per l'attivazione del tempo pieno nelle prime classi delle scuole primarie, richiesta per il prossimo anno scolastico 2007/2008. Le domande inoltrate dai Dirigenti scolastici intendevano soddisfare le pressanti esigenze dei genitori, andando nella direzione dei dettami e dello spirito della Riforma Moratti, oltre che delle direttive impartite in proposito dall'attuale Ministro Giuseppe Fioroni. Una delle ultime circolari emanate dal Ministero in merito alla questione, la n. 74 del 21 dicembre scorso, ribadiva per le primarie che "i genitori possono effettuare la scelta del tempo scuola ordinario o del tempo pieno", insistendo nel dire che bisogna dare ascolto alle "prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie".
I genitori salernitani a cui non si vuole dare ascolto sono ora pienamente determinati a farsi sentire, perché si cominci ad entrare nell'ordine di idee che le famiglie del Mezzogiorno d'Italia hanno le stesse necessità delle famiglie del Centro e del Nord, dove il tempo pieno alle primarie è consolidato e largamente attuato da molto tempo. I genitori salernitani hanno le medesime aspettative di quelli milanesi o bolognesi, credono come loro nella funzione didattica e sociale della Scuola, pretendono che vengano profusi tutti gli sforzi perché le risorse, poche, che sono a disposizione del Ministero, siano suddivise su base regionale anche al Sud, proprio laddove il tempo pieno non è ancora attuato, ma è fortemente richiesto dalle famiglie, dal corpo docente, dai Dirigenti scolastici. In molte realtà municipali del Nord le percentuali di scuole primarie a tempo pieno si aggirano intorno al 90%. Nella Provincia di Salerno, dove ora si vorrebbe negare la sola attivazione di una prima classe in nove Istituti per il prossimo anno scolastico, si contano sulle dita di una mano: questo nonostante la Provincia salernitana sia una delle più estese e popolate d'Italia.
In questi ultimi tempi la questione del tempo pieno è molto discussa, ed è accompagnata dalle consuete e laconiche constatazioni dei tagli di organico. Questi tagli determinano la mancata attivazione del tempo pieno proprio nel momento politicamente meno opportuno. La scuola è, infatti, quotidianamente sotto i riflettori in ordine a tre questioni: l'emergenza del bullismo, la delegittimazione del corpo insegnante e del direttivo scolastico, la dispersione scolastica e la microcriminalità. La psicotica politica di questo Paese non trova di meglio che tagliare gli organici e ridurre il tempo pieno, e lo fa anche in una Regione, la Campania, la quale presenta caratteristiche negative peculiari nel quadro nazionale.
I genitori della Provincia di Salerno, e con loro i Dirigenti Scolastici degli Istituti che hanno richiesto il tempo pieno, si rivolgono direttamente al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, al Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, ai Presidenti della Regione Campania, Antonio Bassolino, e della Provincia di Salerno, Angelo Villani, al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Alberto Bottino, al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno, Luca Iannuzzi, a tutte le Istituzioni che possono contribuire ad equilibrare, in questo nostro Paese, i diritti e le opportunità che spettano a tutte le famiglie, anche quelle che vivono al sud di Roma.
Non è assolutamente accettabile, in un'ottica nazionale, dover constatare una differente e discrezionale attenzione al problema a seconda delle Regioni, che non fa altro che favorire diverse velocità di sviluppo tra Nord e Sud. Così come ci si attende che all'interno della stessa Regione Campania non venga attuata una pressoché esclusiva concentrazione di risorse nella sola città di Napoli, mostrando di ignorare le istanze che vengono dal vasto territorio salernitano. Crediamo che l'assegnazione di una decina di insegnanti per il prossimo anno scolastico sia assolutamente nelle possibilità del Ministero, a fronte di numeri ben più alti di docenti destinati o garantiti, in questi giorni, alle scuole di altre Regioni d'Italia.
Per informazioni e commenti, è stato aperto il sito http://tempopienoscuola.ning.com.
I Genitori della Provincia di Salerno ed i Dirigenti scolastici che appoggiano l'iniziativa
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