Tu sei qui: CronacaTeatro e botanica, protagonisti gli utenti dell'Uosm di Cava
Inserito da (admin), venerdì 24 giugno 2011 00:00:00
L’Unità Operativa di Salute Mentale di Cava de’ Tirreni-Costa d’Amalfi propone due avvenimenti di grande significato per l’intera comunità cavese. Il duplice appuntamento è per domenica 26 e lunedì 27 giugno, con due eventi di grossa rilevanza: uno spettacolo teatrale della compagnia formata da utenti ed operatori del centro e l’apertura alla cittadinanza di un giardino terapeutico, “Orto di speranza”, realizzato da utenti ed operatori bonificando un’area degradata, ora consegnata alla città sotto forma di un magnifico giardino.
Domenica 26 giugno, alle ore 19.30, presso l’Auditorium ITC “M. Della Corte”, in Viale Marconi a Cava de’ Tirreni, andrà in scena lo spettacolo teatrale “I casi della Giostra” della Compagnia “Senza Rete”. E’ la sesta produzione originale, con testi teatrali scritti ed elaborati all’interno del laboratorio espressivo-teatrale curato dall’Associazione culturale Melisma, in rapporto di convenzione con il Dsm (Dipartimento di Salute Mentale) dell’ASL Salerno, e dagli operatori del Centro Diurno di Riabilitazione dell’Uosm (Unità Operativa di Salute Mentale) di Cava. Il lavoro è il frutto dell’impegno e della passione di utenti ed operatori della struttura cavese, guidata dal dr. Alfredo Bisogno, e si inquadra nell’ambito delle attività riabilitative del laboratorio espressivo-teatrale, che nel corso degli ultimi anni ha dato ottimi risultati, in termini di recupero funzionale e relazionale. Lo spettacolo rappresenta il punto di arrivo di mesi e mesi di lavoro in cui il gruppo di pazienti ha svolto attività terapeutico-riabilitativa.
«Nel trattamento di disturbi di ordine psichiatrico, e soprattutto per quelli più gravi - spiega il dr. Alfredo Bisogno, direttore della struttura di Salute Mentale di Cava-Costa d’Amalfi - il teatro ha una sua grande valenza riabilitativa, in quanto, a differenza delle altre attività espressive, presenta aspetti propri legati alla recitazione. Nell’attività teatrale, inoltre, l’aspetto socializzante ha un’azione ancora più efficace. Non è un caso che i gruppi teatrali si definiscono compagnie. Andare in scena insieme agli operatori, avendo lo stesso ruolo, le stesse paure, le stesse emozioni, diventa gratificante per ognuno dei partecipanti. E non va dimenticata, infine, la gratificazione legata agli applausi. Prendere l’applauso fa infinitamente bene dal punto di vista affettivo. Dopo lo spettacolo ognuno esce dalla scena con un po’ più di stima in sé stesso e non esiste farmaco che possa produrre tale effetto».
Nella puntata del 19 giugno scorso di “Report”, popolare trasmissione di Rai Tre, è stato trasmesso un servizio sul progetto “Matti da slegare”, dove in più passaggi si vedono i componenti del gruppo teatrale cavese mentre prendono parte al progetto nazionale dell’“Accademia della Follia” di Trieste per la realizzazione di un’opera teatrale, con il concorso di 8 compagnie nate nei servizi di salute mentale, tra cui quella di Cava. A conclusione dei lavori l’opera sarà portata in scena nei circuiti teatrali maggiori.
Lunedì 27 giugno, invece, alle ore 11.00, presso Villa Agnetti, sita in Piazza M. Galdi a Pregiato di Cava de’ Tirreni, è in programma la cerimonia di apertura del giardino terapeutico “Orto di speranza: Ildebrando Milano”. Per realizzare il giardino terapeutico è stato recuperato e bonificato un terreno di proprietà dell’ASL, da anni discarica “a cielo aperto”, utilizzando i materiali esistenti, come alcune traverse ferroviarie, per delimitare tre aiuole e tracciare un piccolo camminamento all’interno. Sono state poi messe a dimora piante aromatiche ed officinali, donate dai vivaisti di Coldiretti, da Promoverde Campania e dall’Improsta dell’Università di Salerno, che rimandano ai riferimenti botanici dell’Abbazia Benedettina di Cava. La cura e la manutenzione del giardino è affidata ad un gruppo dedicato, composto da operatori ed utenti del Servizio, e la fruizione dell’area verde è aperta alla comunità della frazione.
«E’ il prodotto di un lavoro corale che assume una forte valenza simbolica, oltre che concreta, per l’azione di recupero e trasformazione di un’area degradata in uno spazio vivo e vitale, quale contributo alla promozione della “bellezza” e della responsabilità della cura dei luoghi e degli individui - sottolinea il dr. Alfredo Bisogno - La funzione riabilitativa e di recupero del benessere personale e relazionale del giardino terapeutico è stata recentemente riscoperta e rivalutata quale strumento importante per lo sviluppo psico-affettivo e la ripresa funzionale dei pazienti. L’“Orto di Speranza” si propone anche quale prototipo di quella che sarà, su scala più ampia, la successiva realizzazione degli “Orti Sociali” su questo territorio, progetto d’inclusione sociale e di reinserimento abilitante degli utenti della Salute Mentale dell’UO Cava de’Tirreni-Costa d’Amalfi, concertato con il Piano di Zona Cava-Costiera Amalfitana (Ambito S3), che recentemente è stato ammesso a finanziamento regionale e che vedrà oggetto d’intervento una più vasta area terricola di pertinenza dell’ASL Salerno adiacente a quella appena recuperata».
Il giardino terapeutico è stato realizzato grazie ad un protocollo d’intesa tra la Salute Mentale di Cava de’ Tirreni-Costa d’Amalfi, il Comune di Cava de’ Tirreni, l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava e la Coldiretti Salerno, in collegamento con la Cattedra di Botanica Farmaceutica dell’Università di Salerno.
L’Ufficio Stampa Ambito ex Asl Sa 1
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