Tu sei qui: CronacaTassa sui rifiuti, stangata in arrivo
Inserito da (admin), lunedì 11 aprile 2005 00:00:00
Una nuova batosta si appresta ad abbattersi sulle tasche dei contribuenti cavesi. La brutta sorpresa si avrà con le bollette 2005 della tassa sui rifiuti. Quest'anno - ma non è certo una novità - il ruolo per il pagamento della Tarsu (Tassa rifiuti solidi urbani) subirà un ulteriore incremento del 17% rispetto a quello precedente. Nel 2004, infatti, il fabbisogno economico necessario per far fronte alla gestione dei rifiuti è stato di 6.111.439 euro, mentre nel 2005 la spesa sarà di 7.425.943,02 euro. Un incremento di 1.314.504,02 euro, dunque, che sarà ripartito sulle bollette dei cittadini cavesi. «Sarà l'ennesima mazzata sulle famiglie. Si sopporterà finché possibile - afferma Franco Senatore - ma poi si dovrà decidere se pagare le tasse o mettere il piatto a tavola, ed allora non ci saranno bollette che tengano. Non si può restare inermi. L'Amministrazione ed i cittadini devono mobilitarsi affinché si trovi una soluzione». «Si fanno barricate contro gli impianti - aggiunge Amelia Fasano - ma non ho mai visto le stesse proteste per le bollette che aumentano. Evidentemente, ci sono altri interessi». Sotto accusa la Regione per un'emergenza senza fine. «Questo è il risultato - afferma Alfonso Laudato, assessore al Bilancio - della non politica sui rifiuti della Regione, l'unica in tutta Italia che non è ancora riuscita a risolvere il problema degli impianti, e quindi dello smaltimento, facendo ricadere la loro incapacità sui Comuni e sulle tasche dei cittadini. Purtroppo, anche Cava è vittima di questi 10 anni di malgoverno di Bassolino e di tutti i commissari e sub-commissari che si sono succeduti. Devono assumersi loro la responsabilità dell'aumento vertiginoso». Un'escalation da capogiro, se si raffrontano i costi delle bollette dal 1999 al 2004. Una famiglia cavese che non ha subito alcuna variazione anagrafica ha speso nel 1999 58,88 euro, nel 2000 84,25 euro, nel 2001 181,08 euro, nel 2002 251,60 euro, nel 2003 239,51 euro, nel 2004 259,83 euro. Il costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti è più che quadruplicato negli ultimi 6 anni, arrivando al 44%, al quale vanno aggiunti altri 17 punti percentuali per il 2005. In pratica, la famiglia cavese presa a modello dovrà sborsare altri 44,17 euro, per un totale presunto per il 2005 di 304 euro (ben 588mila lire). «È vero che non ci sono gli impianti per la trasformazione - afferma l'avv. Luciano D'Amato, presidente provinciale dell'Unione Nazionale Consumatori - ma anche il Comune non è esente da colpe. In tutti questi anni non si è riusciti ad organizzare una raccolta differenziata degna di questo nome, che a malapena supera il 20%, stando agli ultimi dati. Siccome il costo maggiore è lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, se non ci si convince a incentivare la differenziazione, non riusciremo mai a portare meno rifiuti in discariche che, peraltro, sono fuori Regione o addirittura all'estero, ed i costi non diminuiranno mai, anzi. Bisogna non solo sensibilizzare i cittadini, ma anche organizzare meglio la raccolta ed il posizionamento dei cassonetti. In molte parti della città sono insufficienti, dislocati male o, addirittura, sono completamente assenti». Raccolta differenziata spinta e termovalorizzatori potrebbero riportare la situazione sotto controllo, ma aspettando gli impianti, si indugia a far partire un progetto della Se.T.A. da tempo al vaglio dell'Amministrazione comunale, ma che ancora non parte. Una soluzione potrebbe essere la localizzazione di un impianto di compostaggio intercomunale nell'isola ecologica di Varco della Foce, con il quale, attraverso i contributi statali e dei Comuni limitrofi per la gestione dell'umido, si potrebbero abbassare i costi delle bollette e dare lavoro a cavesi.
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