Tu sei qui: CronacaTagli alla ‘Di Mauro', fumata nera
Inserito da Il Salernitano (admin), martedì 7 dicembre 2004 00:00:00
Ieri, presso la sede di Assindustria a Salerno, ennesima fumata nera in merito al salvataggio delle 51 maestranze delle "Arti Grafiche Emilio Di Mauro". I sindacati (presenti i vertici cittadini e provinciali di Cigl, Uil, Cisal e Rsu) hanno rifiutato il piano aziendale proposto dalla proprietà della "Di Mauro", rappresentata dall'ing. Alfonso Romaldo, per la risoluzione della crisi che nemmeno l'amministrazione controllata aziendale, conclusasi circa 2 anni fa, ed il processo di rinnovamento sono riusciti a risolvere. Provocata soprattutto da un decremento di produttività nel settore della stampa della biglietteria area e dei titoli bancari, la crisi vede ora 51 posti di lavoro in bilico, che rischiano di stravolgere economicamente la vita di altrettante famiglie. Le parti, per ora molto distanti, dovrebbero rivedersi il 14 dicembre per valutare nuove ipotesi e possibilità. Malgrado l'impegno profuso dalla proprietà, che ha attuato un profondo cambiamento per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato e continuare a lavorare, non è stato accettato il piano aziendale, che prevederebbe il taglio di 51 dipendenti, 12 dei quali destinati al pre-pensionamento ed i restanti 39 alla mobilità. E qui i sindacati si sono ribellati. La messa in mobilità, infatti, equivale quasi ad un licenziamento diretto, con i 39 dipendenti che sarebbero costretti a vivere con uno stipendio minimo, ritrovandosi praticamente a spasso nel giro di un paio di anni. Diversa la proposta fatta dai sindacati, che hanno chiesto all'ing. Romaldo l'istituzione di una cassa integrazione straordinaria per continuare a rispettare le scadenze con i dipendenti. I sindacati, inoltre, hanno chiesto alla proprietà di verificare, mediante anche la legislazione in materia, la possibilità di far arrivare nelle casse dell'azienda risorse economiche fresche, tali da poter risollevare la "Di Mauro" e scongiurare i tagli occupazionali. I sindacati hanno anche invitato via fax il sindaco Messina ed il presidente della Provincia, Angelo Villani, ad intervenire per scongiurare la perdita di tanti posti di lavoro. L'Amministrazione comunale, pur nel rispetto dei ruoli, è pronta a collaborare. «La mia Giunta come autorità locale - commenta il sindaco Messina - non è sorda alla problematica occupazionale della città. Per quanto concerne l'antica "Di Mauro", mi adopererò in prima persona perché si possa mediare tra le richieste dei dipendenti e le esigenze della proprietà, onde preservare al massimo la realtà occupazionale dell'azienda. Bisogna evitare che saltino i 51 posti e l'intera "Di Mauro"». Anche Achille Mughini, vice presidente della Provincia di Salerno, è pronto a mobilitarsi per salvare una realtà economica e lavorativa importantissima per la città.
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