Tu sei qui: CronacaTagli al Saut, medici in agitazione
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 10 dicembre 2001 00:00:00
«Tirare la cinghia». Più che un ordine è una necessità, quella impartita dai dirigenti dell'Asl Sa1 ai medici dell'emergenza. Dalla fine di novembre l'organico del Saut, il Servizio di emergenza territoriale coordinato dal 118, è stato ridotto di ben 4 unità, passando da 13 medici a 9. Si è rinunciato, così, alla formula dell'incarico a tempo, finora utilizzata per impiegare altro personale medico ed integrare quello effettivo. Secondo i vertici aziendali, la decisione sarebbe stata dettata dalla necessità di razionalizzare la spesa, senza per altro intaccare l'efficienza del servizio. Il taglio, inoltre, sarebbe stato allargato a tutti i presidi dell'emergenza dell'intera Asl: «Bisogna tener conto dell'ampiezza del bacino di utenza - ribattono i medici - e della sua stessa complessità». Il Saut di Cava copre non solo il territorio metelliano, ma anche Vietri sul Mare fino a Raito. All'ampiezza del bacino si aggiunge un'alta incidenza di incidenti autostradali, che richiedono la disponibilità di più medici per turno. E propria dalla classe medica viene lanciato l'allarme per possibili carenze nel servizio: «Il rischio è che la coincidenza di due chiamate a codice rosso trovi il presidio sguarnito, con un passaggi di consegne ai Saut vicini ed un allungamento sui tempi di intervento». Inoltre, gli stessi medici dovrebbero coprire anche alcuni turni al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo, dove insiste una carenza cronica di personale effettivo.
Gli altri problemi
Ma non basta. Con il nuovo atto aziendale verrà ridisegnato anche il numero dei laboratorio di analisi. La direzione dell'Asl Sa1 sta vagliando l'ipotesi di accorpare il servizio territoriale, rivolto a chi deve sottoporsi alle comuni analisi del sangue, a quello ospedaliero, per ricoverati, i pazienti in sala operatoria e da pronto soccorso. Fissandone la sede proprio tra le mura del Santa Maria dell'Olmo. La proposta è stata inviata qualche giorno fa con una missiva al distretto di via Guerritore. A farsi sentire sono stati alcuni rappresentanti sindacali (in forza al laboratorio di analisi del distretto sanitario), sorpresi dal contenuto della comunicazione. Che, a loro parere, comporterebbe dei problemi all'organico (alcuni di loro non sono ancora integrati a titolo definitivo), ma soprattutto all'utenza. Rapida la risposta del manager Raffaele Ferraioli, che ha convocato una riunione con i sindacalisti per discutere insieme la soluzione.
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