Tu sei qui: CronacaSvaligiato appartamento in pieno centro
Inserito da (admin), lunedì 12 marzo 2012 00:00:00
Ancora un furto in appartamento nel pieno “centro storico” di Cava de’ Tirreni. I malviventi, da tempo, hanno preso di mira le abitazioni dei due palazzi siti fra via Vincenzo Montefusco e viale Giuseppe Garibaldi, nel “cuore” del centro cittadino.
Lo scorso giovedì sera - erano appena passate le 19.00 - è stato perpetrato l’ennesimo furto in un’abitazione della “città dei portici”. Dall’appartamento di A.M., sito al quarto piano di viale Giuseppe Garibaldi, 19, i predoni hanno asportato, in pochi minuti, gioielli, arredi, argenteria ed altro, per un valore di circa 10mila euro. Solo la casualità ha voluto che la moglie di A.M., rientrata in casa proprio a quell’ora, ha scoperto che la porta d’ingresso, peraltro blindata, era aperta. La malcapitata si è subito precipitata a chiedere aiuto ed in suo soccorso è sopraggiunto proprio il consorte, A.M., con un suo caro amico, noto negoziante di articoli sportivi della zona, i quali, nel giungere nel cortile del palazzo, hanno intercettato i ladri. Tre extracomunitari, ben vestiti, di grossa statura e quasi certamente di nazionalità rumena.
Bloccatone uno, A.M. ed il suo amico non hanno fatto in tempo a consegnarlo alle allertate forze di polizia che si sono visti piombare addosso gli altri due delinquenti, i quali non hanno esitato a mostrare due grossi coltelli a serramanico, minacciandoli di morte se non avessero lasciato il loro “compare”. Liberato il loro complice, i tre sono poi fuggiti a gambe levate verso il piazzale antistante la stazione ferroviaria, dileguandosi per via XXV Luglio, ove forse ad attenderli in macchina vi era il quarto uomo. Nel mentre accadeva tutto ciò, la moglie di A.M. telefonava al centralino della Tenenza dell’Arma dei Carabinieri (089.441010), ma quando i militi sono giunti in loco, i malfattori si erano dileguati con l’intero bottino.
Non è stata eseguita alcuna ispezione all’abitazione depredata, né alla porta d’ingresso, visto che la stessa è stata aperta senza alcuna effrazione. Ad A.M. non è rimasto che presentare formale denunzia per il patito furto aggravato, allegando anche una minuziosa descrizione dei beni trafugati, con la speranza che, arrestato il ricettatore e pubblicato l’elenco fotografico della refurtiva recuperata, i possessori originari dei beni possano riaverli.
Come abbiano fatto i ladri ad entrare in casa senza forzare la serratura è stato spiegato da esperti chiamati da A.M. e da Claudio Argentino, Tenente in quiescenza del Corpo di Polizia Locale cavese, i quali hanno asserito che ciò sarebbe possibile grazie all’impiego di uno spray o altro artifizio, che consente di aprire le porte d'ingresso, come le casseforti, con estrema facilità e senza lasciare segni di scasso. Quindi, un furto in appartamento eseguito da veri specialisti in trasferta.
Visti gli ultimi arresti per spaccio di stupefacenti, furti ed altro, Cava de’Tirreni, lamentano i residenti, è ormai in mano alla delinquenza comune, che si avvale di sagaci osservatori, i cosiddetti “pali”. Altri cittadini lamentano che non è importante verbalizzare i giovani che il venerdì, sabato e domenica sera, per guadagnarsi qualche euro per il loro mantenimento, si offrono al servizio di gestori di locali pubblici, magari recapitando pizze od altre cibarie ai domicili dei clienti; è importante invece eseguire un serrato controllo del territorio per assicurare ai cittadini sicurezza e serenità.
La Polizia Locale è latitante, aggiunge il Signor Giovanni, forse per insufficiente preparazione in tema di polizia giudiziaria o forse perché il Corpo metelliano ritiene di non dover intervenire in casi similari, ritenendo che il “controllo del territorio” sia una prerogativa della Polizia di Stato o dei Carabinieri.
Livio Trapanese
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