Tu sei qui: CronacaSull'ospedale l'occhio del "grande fratello"
Inserito da (admin), martedì 8 febbraio 2005 00:00:00
Corsie a rischio di furti e sabotaggi. All'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" la direzione ha deciso di affidarsi ad un sistema di videosorveglianza. La scelta di rafforzare la vigilanza, che fino ad oggi vede l'impiego di un solo vigilantes per turno, è venuta dopo una lunga catena di incursioni notturne. Risale a qualche mese fa l'incendio al sistema dei cartellini marcatempo ed il furto con scasso ai locali dell'Ufficio relazione con il pubblico, mentre sono di qualche giorno fa piccoli episodi di furti: pazienti derubati del cellulare, pochi spiccioli volatizzati dalle scrivanie dei dipendenti e scorte sparite dai magazzini. Ieri mattina, il direttore sanitario, Vincenzo De Paola, ha fatto un primo sopralluogo con i tecnici della ditta incaricata per l'installazione. «Abbiamo individuato - spiega De Paola - i punti dove installare le prime 4 telecamere a circuito chiuso. I lavori inizieranno nelle prossime settimane». Il sistema di telecamere a circuito chiuso sarà limitato al portone di ingresso ed alle aree limitrofe. Proprio quel perimetro è stato considerato più a rischio di sabotaggio, specie nelle ore notturne, per le protezioni carenti o inadeguate. Il direttore sanitario De Paola ha precisato che le telecamere saranno installate solo nell'area di ingresso e non riguarderanno le stanze di degenza e gli ambulatori, per tutelare la privacy dei pazienti. Un tema di grande attualità, causa peraltro di vibranti discussioni. Se l'applicazione di un sistema di videosorveglianza per le strade cittadine, infatti, aveva provocato una ridda di polemiche e ricorsi, servirsi dell'occhio del grande fratello per scrutare i malati sarebbe stato oggetto di maggiori critiche. «Abbiano avuto un incontro con i dirigenti dell'Asl - precisa il direttore sanitario - ed abbiamo deciso di rafforzare i sistemi di sicurezza, avvalendoci di telecamere a circuito chiuso. Ma saranno installate solo al portone di ingresso, pertanto sarà salvaguardata la privacy dei pazienti, sia quelli ricoverati sia i malati che vengono in ospedale per controlli e visite ambulatoriali». Dipendenti e pazienti plaudono all'iniziativa: «È da anni che ci stiamo battendo per la sicurezza in ospedale. Finalmente, questo direttore e l'intera direzione dell'Asl, anche sulla scorta degli ultimi episodi, come il terribile incendio al presidio di Scafati, hanno scelto delle misure adeguate per tenere lontani i malintenzionati». Da qualche mese l'ospedale "Santa Maria dell'Olmo", sprovvisto di un drappello di Polizia, può contare sull'impiego di guardie giurate. L'attivazione del servizio ha senza dubbio migliorato il livello di sicurezza, ma i problemi non sono finiti, complice la carenza cronica di organico. Ogni turno, compresi quelli notturni, è coperto da un solo vigilantes, che deve svolgere non solo mansioni di sicurezza, ma anche di portineria. Un po' troppo se si vuole riuscire a tenere sotto controllo gli ingressi, le corsie e gli uffici. E così, si chiede che, insieme alle telecamere, venga potenziato anche l'organico dei vigilantes.
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