Tu sei qui: CronacaSu Rai Tre un giallo ‘cavese' a lieto fine
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 6 dicembre 2001 00:00:00
Con la sigla di apertura della trasmissione in prima serata si sono accese anche le luci di casa Senatore. Raffaele, l'operaio trentaduenne scomparso da 42 giorni, è tornato nella sua casa di Bracigliano. Un monolocale a piano terra, acquistato da quasi un anno per stare più vicino a mamma Anna, costretta da una grave paralisi alle gambe a lasciare la loro città, Cava, e sistemarsi nella casa di riposo Villa Carmela. Anche l'agente della squadra mobile, suo dirimpettaio, rimasto fino a tardi davanti al televisore per vedere e rivedere le foto di Raffaele, si accorge della lampadina accesa. Informa il commissariato di Polizia di Cava ed i centralini di Rai Tre. La notizia del suo ritrovamento rimbalza, via etere, a pochi chilometri di distanza anche agli amici di Passiano (nella foto la piazza della frazione metelliana), dove i Senatore abitavano fino a pochi anni fa, ed ai suoi parenti. Gli stessi che avevano denunciato la sua scomparsa dal 25 ottobre.
Il mistero
Quella sera avevano trovato ancora, come ormai da un paio di giorni, il suo cellulare spento: «Mi sono allontanato per un po' - racconterà più tardi Raffaele, negli uffici del commissariato - Ho affittato un appartamento a Pescara per cercare un po' di tranquillità». Un mistero svelato. Eppure il contrasto tra l'effetto drammatizzante del televisore di casa ed il dramma della famiglia cavese è sconcertante. Se tra quelle viuzze, martedì sera, si sono affollate più di cinquanta persone tra conoscenti e curiosi, ed il giorno prima gli operatori della Rai, impegnati per le riprese, oggi ci sono solo Raffaele e Anna, con i problemi di sempre: mamma e figlio davanti ad un piatto di pasta e fagioli caldo. A Bracigliano è da poco passata l'una. Le serrande verde del monolocale di Raffaele sono abbassate e nei locali del biscottificio di fronte si parla dell'apparizione in tv. Non conoscono bene la sua storia: «Non è di qui, ne sappiamo ben poco». Dicono di averlo visto uscire di buon'ora, forse per far visita alla madre. Villa Carmela è solo a pochi metri. Nella cucina, al di là del salone dove ci sono tutti gli ospiti della casa, il giovane è ai fornelli. Qualche chilo in meno, ma il jeans ed il maglione beige sono quelli delle foto segnaletiche: «Lo abbiamo accolto con noi - dice la direttrice Carmela Basile - ha bisogno di cure. Deve riprendersi sia fisicamente che psicologicamente. Soffre di depressione, ce ne eravamo accorte già prima della sua scomparsa». Raffaele, orfano da quando era ancora un ragazzino, ha vissuto sempre con la madre nella loro casa a via Filangieri. Un ragazzo tranquillo, che aveva trovato lavoro alle officine Cima, nella zona industriale. Ma negli ultimi mesi era depresso. Tanto da identificare la casa paterna come il simbolo di tutte le sue disgrazie: la morte del padre, la malattia della madre e la sua solitudine. Aveva pensato, così, di acquistare un monolocale a Bracigliano per stare più vicino alla madre. «Negli ultimi tempi, quando veniva a far visita alla madre - raccontano - era molto dimagrito. Si era lasciato andare». Poi la sera del 25 ottobre, Raffaele ha consegnato le chiavi di casa e la pensione della madre al personale della casa di riposo. E da allora i familiari non hanno avute più sue notizie. «Abbiamo avvertito il suo unico fratello, che vive a Milano. Sono iniziate le ricerche, ma senza esito. Abbiamo pensato, così, di rivolgerci a Chi l'ha visto». E proprio la sera della messa in onda il giovane è tornato a casa. Ai poliziotti ha raccontato di aver trascorso un periodo da solo per riflettere. Ed è apparso addirittura sorpreso dell'attenzione suscitata: «Forse erano preoccupati che potesse accadermi qualcosa di male?». Mamma Anna non vuole parlare, accenna un sorriso solo quando le si chiede se Raffaele resterà con lei. La sua Opel Kadett è di nuovo lì, parcheggiata nel cortile di Villa Carmela.
Nella sua vita solo la madre e l'officina
Raffaele Senatore, 32 anni, è nato a Cava de' Tirreni e risiede al civico 127 di via Filangieri. Operaio presso le officine Cima, nella zona industriale del centro metelliano, si era trasferito da un anno a Bracigliano in un monolocale accanto a Villa Carmela, dove la madre Anna Russo era ricoverata da due anni. Era rimasto da solo a vegliare sulla madre, dal momento che il fratello Mario si è trasferito da molti anni a Milano. Il padre, Gerardo Senatore, muratore, morì molti anni fa, quando Raffaele era un ragazzino. Celibe, frequentava la zona di Passiano, dove ha molti amici. È scomparso dal monolocale di Bracigliano il 25 ottobre scorso ed è stato ritrovato martedì.
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