Tu sei qui: CronacaStudenti truffati da belle venditrici
Inserito da (admin), venerdì 2 dicembre 2005 00:00:00
Decine e decine di studenti cavesi raggirati da donne avvenenti, che abbordavano i giovani davanti alle scuole ed alla stazione ferroviaria con la scusa di un'intervista-sondaggio e poi incassavano una firma. Quella firma era l'impegno ad investire somme di denaro per l'acquisto di libri ed enciclopedia. Ci sono cascati in parecchi in città ed in tutta la provincia, a giudicare dal numero delle denunce presentate. Una bella truffa, sostiene l'avvocato Luciano D'Amato, presidente della delegazione provinciale dell'Associazione Nazionale Consumatori, che annuncia per il prossimo 6 dicembre l'avvio del procedimento giudiziario dinanzi al Tribunale di Roma, da dove sono stati inviati gli atti di citazione in giudizio. «Truffe di questo tipo sono sempre più frequenti - ammette l'avv. D'Amato - ma è anche vero che nel caso specifico sono state davvero numerose le vittime. Tant'è che abbiamo ricevuto segnalazione dalla nostra sede centrale di Roma su questa fantomatica struttura chiamata "Conoscere e Sapere"». Resta il mistero di come siano cascati nella rete dei truffatori ragazzi tra i 18 ed i 25 anni, che si presume siano svegli e ben informati. Grazie al trucco più vecchio del mondo: è la risposta del presidente D'Amato. «L'organizzazione truffaldina mandava davanti alla stazione ferroviaria e nei pressi degli istituti scolastici di Cava e di tutta la provincia donne avvenenti, che avvicinavano gli studenti con la scusa di una banale intervista per un sondaggio o una ricerca di mercato. Tra chiacchiere e qualche sorrisino, le "intervistatrici" riuscivano ad incassare una firma. Il resto lo faceva un avvocato. Quella firma, infatti, era l'impegno per investire una somma di denaro in un "buono acquisto" per un libro, una collana di volumi o un'enciclopedia. Quando le vittime se ne rendevano conto, ormai era già troppo tardi». Le decine di studenti truffati - ma secondo i dati raccolti non si tratterebbe solo di studenti - si sono rivolti all'Associazione Consumatori per avere giustizia. E' iniziata così la battaglia legale ed il 6 dicembre sarà avviato il procedimento. Numerose sarebbero anche le segnalazioni di cittadini danneggiati per presunti ed ingiustificati rincari sulle bollette di Telecom ed Enel. Non solo libri, dunque, ma anche luce e telefonia, con occhio attento alle promozioni per la rete mobile. Secondo i calcoli dell'Associazione Consumatori cavese, la presunta truffa avrebbe fruttato un bel giro di affari. Il presidente D'Amato è convinto che altre intervistatrici sarebbero già all'opera, pronte ad acciuffare altri studenti per il rilascio del buono acquisto. Tanto che ha deciso di propagandare tale operazione, in modo da mettere in guardia i malcapitati di turno, disposti in cambio di un sorriso a rilasciare qualche risposta e, perché no, ad apporre anche la propria firma, ignari dei problemi in cui incorrerebbero.
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