Tu sei qui: CronacaStudenti armati, tre denunce
Inserito da (admin), lunedì 22 gennaio 2007 00:00:00
Beccati in pieno centro con coltelli, mazze da baseball e martelli con manico di ferro. Tre studenti cavesi, tutti minorenni, sono stati fermati dai Carabinieri e denunciati in stato di libertà. Ancora oscuro il movente. Sull'episodio stanno indagando i militari, diretti dal comandante Paolo Mannino. Stando alle prime indiscrezioni trapelate, con ogni probabilità i tre studenti si erano armati con armi di "fortuna" per mettere a segno un raid punitivo. Non si esclude che l'episodio sia collegato al fenomeno dello spaccio, molto fiorente in città, che sembra coinvolgere negli ultimi mesi proprio i minorenni.
Secondo la ricostruzione fornita dai Carabinieri, era la sera dello scorso 28 dicembre ed in via Biagi, a pochi passi dal Corso Umberto I, dunque in pienissimo centro, tre giovani studenti, tutti minorenni, si aggiravano con fare sospetto. Uno dei tre impugnava una mazza da baseball modificata, alla cui estremità erano visibili dei chiodi. Ad acciuffarli un brigadiere che stava facendo rientro in Stazione al termine del suo turno di servizio. Il militare, insospettito da quegli strani movimenti, ha fermato i tre giovani. Nel corso delle perquisizioni il carabiniere ha scoperto un vero e proprio armamentario: i tre avevano addosso un coltello a serramanico, una mazza da baseball modificata e due martelli con manico di ferro. Quanto basta per trascinarli in caserma, dove si è proceduto al loro riconoscimento. Per loro è scattata la denuncia per detenzione abusiva di armi comuni non da sparo.
I tre giovani si sarebbero difesi, motivando la presenza delle armi come un banale divertimento, vista l'aria di festa ed il periodo a ridosso della vigilia di San Silvestro. Una difesa un po' debole secondo gli inquirenti, data la pericolosità delle armi sequestrate addosso ai tre minorenni. I Carabinieri non escludono altre ipotesi: un regolamento di conti per futili motivi o, peggio, un raid punitivo legato al fenomeno dello spaccio. Proprio nei mesi scorsi i militari, diretti dal comandante Paolo Mannino, hanno messo a segno una serie di arresti e denunce: nel mirino baby spacciatori.
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